La Nona (dal caos, il corpo), Compagnia Zappalà Danza

La Nona (dal caos, il corpo): note al programma
19 novembre 2022, h 20:00

Con La Nona, il progetto della Compagnia Zappalà Danza “Transiti Humanitatis” si arricchisce di un nuovo e importante tassello.
La musica utilizzata non è la versione originale di Beethoven per coro, solisti e orchestra ma la bellissima trascrizione per due pianoforti che ne ha fatto Liszt. E in scena, insieme ai due pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro e a dodici danzatori della compagnia, anche il soprano Marianna Cappellani.

È sempre a partire dal corpo e dalle sue “storie” che Zappalà propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità; sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà e fratellanza universale. L’umanità in transito è un’umanità in movimento; movimento è il contrario di immobilità, di immutabilità, di idee assolute e di assenza di dubbio. Il movimento è laico, come lo spirito di Beethoven e della sua musica. E la laicità del pensiero e dei comportamenti è alla base della creazione.

L’umanità che danza nello spettacolo è un‘umanità che si sviluppa da un processo di accumulazione, da un caos primordiale (come dice il compositore Sciarrino a proposito del primo movimento della sinfonia), da una pluralità di intrecci e microstorie conflittuali e “negative”, che sfociano, nella seconda parte, nella pacificazione dell’adagio e nella gioia finale del quarto movimento.  

Accostarsi alla Nona di Beethoven, anche in questa versione da “camera”, è accostarsi alla Musica per eccellenza. E se la musica non può fare a meno del silenzio, il silenzio è anche il primo e ineludibile passo dell’ascolto e quindi del riconoscimento dell’altro; e il riconoscimento reciproco dell’altro è la via per la pacificazione sperata da Beethoven.

Ai tempi del compositore con mondo e umanità si intendeva qualcosa di meno unificante di oggi. Anche se la musica della Nona è universale, “questo bacio vada al mondo intero” dice un verso dell’inno di Schiller, il “mondo” era, più o meno, l’Europa, post congresso di Vienna, che veniva fuori dalle distruzioni delle guerre napoleoniche. La pacificazione universale alla quale aspirava Beethoven, se fosse vivo oggi, andrebbe in questa direzione. Forse, mai come oggi, dal dopoguerra, c’è la necessità che “questo bacio vada al mondo intero”.

Lo spettacolo ha vinto il premio Danza&Danza con questa motivazione:

“Opera significativa perché idealmente viene a colmare anche la distanza tra la sua sede operativa Scenario Pubblico e l’istituzione tradizionale della città, il Teatro Bellini ove ha debuttato con grande successo, La Nona firmata da Roberto Zappalà per la sua bella compagnia é l’ultima impegnativa tappa del processo di maturazione artistica di un autore che da sempre usa la danza per riflettere sull’esistenza e sui valori dell’umanità. Il sommo Beethoven trascritto per due pianoforti da Liszt, fa da cornice e nume tutelare a questa perlustrazione intorno alla parola ‘amore’ e alla parola ‘fratellanza’ affidata alla danza energica, rigorosa, strutturata di Zappalà, capace di vibrare di chiaroscuri energici e espressivi e comunicare così emozioni e turbamenti.

Dal caos in cui l’umanità ha mosso i primi passi fino all’armonia universale di un Amore celebrato senza generi e limiti, Zappalà ci suggerisce che al di là di tutto solo per il fatto che esistiamo in quanto ‘corpi’ e spirito, si realizza il senso della vita e la necessità di una fratellanza che accomuna tutti. Un messaggio su cui riflettere ora più che mai.”

Locandina

musiche Ludwig Van Beethoven, Sinfonia n°9 op.125,
nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt

regia e coreografia  Roberto Zappalà 

pianisti Luca Ballerini e Stefania Cafaro

soprano Marianna Cappellani

interpretazione e collaborazione alla costruzione

i danzatori della Compagnia Zappalà Danza:
Corinne Cilia, Filippo Domini, Anna Forzutti, Alberto Gnola, Marco Mantovani,  Sonia Mingo, Gaia Occhipinti, Fernando Roldan Ferrer,  Silvia Rossi, Joel Walsham, Valeria Zampardi, Erik Zarcone

testi a cura di Nello Calabrò

scene, luci e costumi Roberto Zappalà

assistente scene e costumi e realizzazione Debora Privitera

assistente alle coreografie Maud de la Purification

direzione tecnica Sammy Torrisi

ingegnere del suono Gaetano Leonardi

management Vittorio Stasi

assistente di produzione Federica Cincotti

direzione generale Maria Inguscio

una produzione
Scenario Pubblico/ Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse per la Danza

Il progetto Transiti Humanitatis è realizzato in collaborazione con:
ImPulsTanz – Vienna International Dance Festival (Vienna), Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Garibaldi / Unione dei Teatri d’Europa (Palermo), Teatro Massimo Bellini (Catania)

con il sostegno di Ministero della Cultura e Regione Siciliana Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo

Compagnia di punta del panorama italiano, da oltre 30 anni portatrice del pensiero artistico di Roberto Zappalà, si distingue per la disponibilità di un repertorio ampio e articolato, frutto del lavoro sinergico del coreografo, del suo drammaturgo di riferimento nello Calabrò e dei danzatori che negli anni hanno permesso la realizzazione di oltre 80 produzioni di diversa tipologia, ospitate in tutto il mondo da teatri e festival di rilievo internazionale. Caratteristica delle creazioni è  anche  un  rigoroso  lavoro  sul  linguaggio  che  nel  tempo è  stato  costruito,  denominato  MoDem.  

Tra I premi ricevuti, il Premio Danza&Danza per “A.semu tutti devoti  tutti?” e “LA NONA”.

Dal 2002 la Compagnia Zappalà Danza è residente a Catania presso Scenario Pubblico, una struttura che ha consentito alla  compagnia  e al  coreografo  di  ampliare  e approfondire  il  lavoro  di  ricerca  coreografica e di radicarsi  sul  territorio con attività di produzione, promozione, ospitalità, residenze, formazione e una programmazione ricca e articolata. Nel 2015 Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza viene riconosciuto dal MIC Centro Nazionale di Produzione della Danza, e nel 2022 ottiene un ulteriore upgrade con il riconoscimento di Centro di Rilevante Interesse per la Danza.

Per il triennio 22-24 la compagnia è associata al festival MILANoLTRE (Milano), Palcoscenico Danza /TPE (Torino),  Futuro Festival (Roma), e tramite il progetto Be resident al Teatro Massimo Bellini di Catania.

Pianista catanese, ha studiato e si è diplomata presso il Liceo Musicale della sua città sotto la guida di Agatella Catania. Si è poi perfezionata con il M° Michele Campanella.
Dopo aver vinto a soli 16 anni il 3° premio al Concorso Internazionale “A. Casagrande” di Terni, ha ottenuto il 2° premio al Concorso Internazionale “F. Schubert” di Dortmund ed al Concorso Internazionale “Viotti” di Vercelli e il 1° premio al Concorso Internazionale “Rina Sala Gallo” di Monza.
Ha suonato per importanti associazioni concertistiche e teatri tra i quali: Accademia di S. Cecilia a Roma, Maggio Musicale Fiorentino e Amici della Musica di Firenze, Settimana Musicale Senese, Amici della Musica ed EAOSS di Palermo, Autunno Musicale di Como, Associazione Scarlatti e Teatro Bellini di Napoli, Ististuzione Sinfonica Abruzzese, Concerti del Mattino di Bolzano, Estate Musicale Sorrentina, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Nuovo di Udine, Società del Quartetto di Bergamo, Società dei Concerti di Milano, Auditorium della Rai di Roma, ecc.
Ha inoltre tenuto concerti in Germania, Svizzera, Austria, Irlanda, Polonia, Russia, Cina, Albania, Turchia e Stati Uniti.
In duo con Michele Campanella, ha registrato un CD per la P&P dedicato interamente a Brahms e per l’etichetta discografica Musikstrasse ha inciso un CD con musiche di Weber; ha inoltre collaborato, per la stessa etichetta, all’incisione dei 50 Studi op. 740 di Carl Czerny.
Ha effettuato diverse registrazioni per la RAI e la radio sia come solista che in formazione da camera.
Come camerista, è stata ospite delle Settimane Internazionali di Musica d’Insieme di Napoli, del Festival di Portogruaro e del Festival Spinacorona a Napoli.
Ha collaborato con la Compagnia Zappalà Danza nel progetto “La Nona”, eseguendo insieme al pianista Luca Ballerini la trascrizione per due pianoforti di F. Liszt della Sinfonia n. 9 di L.V.Beethoven.

Luca Ballerini ha studiato al Conservatorio di Bologna con Gino Brandi e, dal 1986 al 1989, ha frequentato i corsi di “Perfectionnement et Virtuosité” al Conservatorio di Ginevra con Maria Tipo, ottenendo il “Premier Prix de Virtuosité avec distinction”. Finalista in varie competizioni internazionali tra cui il “F.Busoni” del 1992, tra i più importanti premi ci sono il 1° premio al XVI Concorso Pianistico Internazionale “Città di Senigallia” nel 1987 ” in cui gli è stato assegnato anche il Premio per la Musica da Camera; il 2° premio al Concorso “G.B.Viotti” di Vercelli nel ’91; il 3° premio al “Concours Géza Anda” di Zurigo nel ’94. Varie le collaborazioni cameristiche, col Quartetto di Fiesole, Luca Fanfoni (con cui ha inciso un cd con le Sonate di Ferruccio Busoni per la rivista “Amadeus”), Stefania Cafaro, Gabriele Pieranunzi, Luca Signorini, Vadim Pavlov e, tra le orchestre, quella del Maggio Musicale Fiorentino, la Suisse Romande Orchestra, la Tonhalle Orchestra di Zurigo, l’Orchestra da Camera di Zurigo, l’Orchestra del Conservatorio di Ginevra, l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania.. Dopo il premio al “Géza Anda” ha inciso un cd per l’etichetta Naxos dedicato ad  Alfredo Casella e, per il bicentenario chopiniano, un cd per l’etichetta “Tau Records” dedicato a Chopin in collaborazione con le Università di Varsavia e di Catania. Da diversi anni collabora, con performance dal vivo, ad alcune produzioni della “Compagnia Zappalà Danza” con la quale ha effettuato varie tournées nazionali ed internazionali in importanti teatri. All’attività concertistica affianca, da tanti anni, quella didattica presso il Conservatorio “V.Bellini” di Catania, dove è titolare di una cattedra di pianoforte principale.

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