Il canto della terra (Das Lied von der Erde), Mvula Sungani
Il canto della terra (Das Lied von der Erde): note al programma
27 ottobre 2022, h 20:00
È la natura, la vita, il dolore e l’amore sconfinato per la sua arte che Gustav Mahler ha racchiuso in questo capolavoro, che possiamo definire il suo testamento artistico, fu diretto, infatti, da Bruno Walter in prima assoluta il 20 novembre 1911 solo dopo la morte del musicista.
Oggi come mai questa musica si presta ad accompagnare il tempo presente e funge quasi da filtro per chi lo ascolta, sentendosi sollevare, sorvolando un tempo andato per sempre, ma che mai ci ha lasciato. Nella versione di Schönberg il lavoro diventa più intimo rendendo il rapporto con la musica più avvicinabile quasi palpabile, dando ai testi una presenza più incisiva portando l’uomo più vicino ancora alla natura stessa. Sei ballerini attraversano dei sipari di tulle bianchi trafitti da proiezioni non definite. Sono alla ricerca di risposte che solo la natura potrà dare, a turno interpreteranno le sei parti della composizione riproducendo in libera interpretazione i testi di Hans Berger de Il Flauto cinese (Die Chinesische Flöte mit Nachdichtungen).
Un viaggio nel passato fatto per capire e affrontare meglio il futuro.
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Artista italo-africano inizia la sua carriera con la ginnastica artistica agonistica, per poi studiare in Italia e all’estero danza classica e moderna, esibendosi fin da giovanissimo con Ginger Rogers, Ella Fitzgerald, James Brown, Stevie Wonder e collaborando con nelle opere di Franco Zeffirelli, Mauro Bolognini, Jérôme Savary, Hugo de Ana. Danza le creazioni originali di coreografi del calibro di Robert North, Bob Cohan, Denys Ganio, Jaime Rogers, Matt Mattox, Luigi Facciuto e molti altri. Nel cinema lavora con Nanni Loy e Mario Monicelli; per la tv partecipa a numerosi programmi televisivi. La scoperta a New York della tecnica Horton di Alvin Ailey segna una svolta nella vita artistica di Mvula danzatore e poi coreografo. Inizia a coreografare nel 1992 e fonda la Compagnia Mvula Sungani. La sua prima creazione Tra terra e cielo gli viene commissionata dalla critica e storica Vittoria Ottolenghi di cui diventa pupillo. Lavora per più di 10 anni come creativo principale della produttrice Vittoria Cappelli. Effettua creazioni per il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala di Milano e per étoiles quali Roberto Bolle, Emanuela Bianchini, Raffaele Paganini, Isabelle Ciaravola, Giuseppe Picone, Alessio Carbone, Amilcar Moret Gonzalez ed altri. Nella moda collabora con Roberta Di Camerino, Cartier e Marco Coretti; in campo musicale con Marlene Kuntz, Enzo Gragnaniello, Patti Pravo, Fiorella Mannoia, Ambrogio Sparagna, Francesco Renga, Ron, Fabrizio Bosso, Simone Cristicchi, Massimo Ranieri, Antonella Ruggiero, Sergio Cammariere e altri. Per la televisione è regista rvm, autore e coreografo di Rai1 per molti programmi tra cui Una notte per Caruso (2009-15) e il concerto di Capodanno dalla Fenice di Venezia (2010-13). Riceve molti premi tra cui la Medaglia di Roma Capitale riservata alle eccellenze culturali, il Crest della Croce Rossa Italiana, “The man of the year” ILICA New York, la Medaglia d’Oro da Claudia Tenney del Congresso degli Stati Uniti.
Nata a Roma inizia a studiare presso l’Accademia Nazionale di Danza per poi perfezionarsi in Italia e all’estero. Si avvia alla carriera di prima ballerina fin da giovanissima danzando le creazioni di Renato Greco e Maria Teresa Dal Medico. Successivamente diviene artista ospite di molte compagnie dove ha l’opportunità di interpretare le creazioni di grandi coreografi tra cui Robert North e Robert Cohan, Jaime Rogers e Matt Mattox. Inizia il sodalizio artistico con Mvula Sungani di cui è prima partner per poi divenire sua étoile nelle maggiori creazioni. L’incontro con la critica Vittoria Ottolenghi, che la considera e consacra come una delle maggiori stelle della danza moderna della sua generazione, la porta a danzare con Carla Fracci, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato e molti altri grandi artisti. Danzano al suo fianco importanti partner quali Raffaele Paganini, Alessio Carbone, Amilcar Moret Gonzalez, Kledi Kadiu e George Bodnarciuc. Partecipa in qualità di étoile ospite in molte produzioni in Italia e all’estero e in programmi televisivi. Danza in Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Portogallo, Egitto, Principato di Monaco, Albania e Portogallo.
È una compagnia eclettica di estrazione contemporanea, dalla personalissima tecnica in cui solide basi classiche si uniscono alla ricerca contemporanea per sublimarsi nelle tecniche circensi. Si alterna tra grandi e prestigiosi teatri come La Fenice di Venezia, il Petruzzelli di Bari e l’Opera di Roma a importanti produzioni televisive di Rai1 come Una notte per Caruso e il Capodanno dal Gran Teatro la Fenice di Venezia. Nel suo organico vanta la presenza stabile dell’étoile Emanuela Bianchini. I solisti della Compagnia arricchiscono le loro esperienze e tecniche grazie alle molte étoiles ospiti delle produzioni, come Micha Van Hoecke, Denys Ganio, Luciana Savignano, Raffaele Paganini, Isabelle Ciaravola, Giuseppe Picone, Alessio Carbone e Amilcar Moret Gonzalez. Effettua tournée e progetti negli Stati Uniti, in Germania, in Francia, in Portogallo, in Albania, nel Principato di Monaco e nel Regno. Annovera numerose collaborazioni e coproduzioni con importanti festival e teatri quali Taormina Arte, Vignale Danza e il Teatro Comunale di Modena. Nelle proprie produzioni vanta la partecipazione di Enzo Gragnaniello, Marlene Kuntz, Ambrogio Sparagna, Elena Ledda e Mauro Palmas; sempre in campo musicale collabora con artisti quali Fiorella Mannoia, Mango, Ron e molti altri.
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Il Canto della Terra – Das lied von der Erde è l’ultima composizione di Gustav Mahler, definita da lui stesso una “sinfonia per voce di contralto, di tenore e orchestra”, affidata in questa versione multidisciplinare alla creatività ed alla regia di Mvula Sungani. La creazione sarà presentata in anteprima nazionale all’Alto Adige Festival di Dobbiaco il 26 agosto p.v. In scena il cast della danza vede l’ètoile Emanuela Bianchini ed i solisti della Mvula Sungani Physical Dance, mentre il cast musicale vede l’Eensemble Windkraft, I Virtuosi Italiani, il mezzo soprano Anna Lucia Nardi, il tenore John Jurgens diretti da Kasper De Roo, per una co-produzione Teatro Ristori di Verona e MSPD Studios di Roma.
Lo Spettacolo
Una composizione intima, personale, introspettiva che Gustav Mahler scrisse quando si trasferì in Italia a Dobbiaco, in un momento molto particolare della sua vita in cui sviluppa le sue riflessioni sulla vita e la morte. Il nucleo filosofico di quest’opera inafferrabile e dai molteplici volti scaturisce dalla medesima fonte ideale di Tod und Verklärung, ossia la lacerante separazione dell’individuo dall’eterno ciclo di morte e rinascita del mondo. A differenza del precedente Poema Sinfonico, però, Das Lied si pone al termine del percorso creativo dell’autore, che raggiunge in questo ciclo l’esito più raffinato di quella combinazione di organicità e cura del dettaglio, così tipiche del suo stile. Tutto, in quest’opera, corrisponde a una duplice natura. Ciascun elemento si vede riflesso sia nel macrocosmo che nel microcosmo, in un gioco di specchi tra vita e morte in alcun modo leziosamente futile e decorativo, come la cornice esotica del testo indurrebbe a credere.
Il compositore, ispirandosi alla raccolta di poesie “il Flauto cinese” tradotte e riadattate dal poeta Hans Berger, racchiuse in questo capolavoro la sua visione di natura, vita, morte, dolore e il suo amore sconfinato per la musica.
Das lied von der Erde, oggi può essere considerata il suo testamento artistico, infatti fu rappresentato postumo in prima assoluta il 20 novembre 1911 e diretto dall’amico Bruno Walter.
La nuova creazione multidisciplinare ideata regista e coreografo Mvula Sungani, vuole indagare gli aspetti più intimi del lavoro di Mahler, cercando di conferire, mediante la plasticità del suo linguaggio, la Physical Dance, la tridimensionalità ed il pathos suscitato da un’esperienza immersiva in cui il suono si fonde con il movimento.
La versione rappresentata è quella di Schönberg, in cui il lavoro diventa più intimo e rende il rapporto con la musica più avvicinabile, quasi palpabile, dando ai testi una presenza più incisiva, quindi portando l’uomo più vicino ancora alla natura stessa.
“Credo che questa composizione di Mahler possa essere considerata di grande attualità, in quanto tratta temi ecologici, parla del rapporto tra l’uomo e la natura ed auspica una rinascita comune. Questi argomenti ci riconciliano con il creato, quindi li ritengo fondamentali per indurci a riflettere sull’urgenza di tornare ad amare e rispettare la nostra amata Terra … ” Mvula Sungani
Locandina
musica
Mahler / A. Schönberg
danza
EMANUELA BIANCHINI étoile ed i solisti della MVULA SUNGANI PHYSICAL DANCE
voce
ANNA LUCIA NARDI mezzo soprano* – JOHN JURGENS tenore
musica live
WINDKRAFT
direttore
KASPER DE ROO
coreografie
EMANUELA BIANCHINI – MVULA SUNGANI
scene e costumi
MSPD Studios
regia
MVULA SUNGANI
*Il mezzosoprano Anna Maria Chiuri ha purtroppo contratto il Covid e non potrà essere con noi. Le mandiamo i nostri più calorosi auguri di pronta guarigione e ringraziamo Anna Lucia Nardi per la disponibilità.
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