Novembre, 2021
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-- POSTICIPATO A DATA DA DEFINIRSI -- VOX IN BESTIA Un nuovo bestiario d’amore Laura Catrani soprano Tiziano Scarpa testi e voce narrante Peppe Frana chitarra elettrica musiche di Fabrizio De Rossi Re, Matteo Franceschini,
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— POSTICIPATO A DATA DA DEFINIRSI —
VOX IN BESTIA
Un nuovo bestiario d’amore
Laura Catrani soprano
Tiziano Scarpa testi e voce narrante
Peppe Frana chitarra elettrica
musiche di
Fabrizio De Rossi Re, Matteo Franceschini, Alessandro Solbiati
e compositori del tempo di Dante
Cerbero, il Minotauro, l’agnello tra due lupi e il cane tra due daini, l’allodola, il pellicano. Ma anche il grifone, l’aquila imperiale, la volpe eretica, il drago diabolico. La Commedia di Dante, tre le sue pieghe infinite, offre anche il dono di uno straordinario “bestiario poetico”: fantastico, irto di simboli, ma al tempo stesso reale. In cui fiere, bestie e animali immaginari sono sempre un tramite tra gli uomini e Dio, tra le anime dei morti e la luce divina verso la quale tutte guardano. Come scrive Giuseppe Ledda ne Il bestiario dell’aldilà “una tra le presenze più sorprendenti del poema dantesco è quella degli animali. Si tratta di una presenza continua e variatissima, che si apre nel primo canto dell’Inferno con la lonza, il leone e la lupa, le cosiddette tre fiere”, e arriva sino alle api, cui sono paragonati gli angeli nell’empireo”.
Il bestiario dantesco e le sue innumerevoli risonanze poetiche, è il perno intorno al quale ruota “Vox in bestia”, il nuovo progetto di Laura Catrani, pensato in occasione del settecentesimo anniversario della morte di Dante. Da ciascuna delle tre cantiche emergono tre luoghi poetici in cui gli animali danteschi possiedono una forte carica visiva e simbolica. I testi sono intonati per voce sola da tre diversi compositori: Fabrizio de Rossi Re per l’Inferno, Matteo Franceschini per il Purgatorio e Alessandro Solbiati per il Paradiso. Ognuno dei nove quadri viene poi incorniciato, dal vivo, da una delle voci più originali della letteratura italiana contemporanea, Tiziano Scarpa, che racconta l’essenza simbolica di ciascun animale dantesco e la chiosa con i suoi versi originali.
Nei due intermezzi tra le cantiche entra in scena, declinata al tempo presente, la musica dell’epoca di Dante. Laura Catrani interpreta una silloge di chanson trobadoriche e di brani tratti dalla letteratura profana dell’Ars Nova francese. La sua voce si intarsia però con il suono della chitarra elettrica di Peppe Frana, che “intavola” su uno strumento moderno gli accompagnamenti originali.
In questo continuo rinvio tra il tempo di Dante e il tempo presente si coglie l’orizzonte più autentico di “Vox in Bestia”: comprendere le risonanze senza fine che la Commedia di Dante continua a donare al secolo in cui viviamo, la sua costante e persistente “universalità”. Come dicono, del resto, con chiarezza i versi del venticinquesimo canto del Paradiso intonati da Alessandro Solbiati, in cui il pellicano sul quale posa la sua testa San Giovanni rivela la figura di Cristo, simbolo di un Amore assoluto e senza tempo.
“Questi è colui che giacque sopra ‘l petto
del nostro pellicano, e questi fue
di su la croce al grande officio eletto”.
La ricerca di Laura Catrani nell’ambito del teatro della voce l’ha portata a immaginare concerti totalmente per voce sola; dal 2009 sotto il titolo “Vox in Femina” esegue performance in solitaria sui palcoscenici del mondo.
Attraverso la propria voce può fare teatro, recitare, cantare, suggerire, immaginare, e ad essa si affida per trasformarsi nelle infinite forme caleidoscopiche dei suoni.
“Un recitar che diventa canto, che prende il volo su note acute e che gioca tra sillabe, note, rime e allitterazioni. Puro godimento, grazie alla bravura del soprano Laura Catrani.”
(Alberto Bottalico, La Gazzetta Musicale, 2015)
“Sublime e disincarnato il canto di Laura Catrani”
(Guido Barbieri, La Repubblica, 2014)
“Laura Catrani è soprano tra i più bravi e sensibili nei confronti della nuova musica.”
(Enrico Girardi, Corriere della Sera, 2020)
“Laura Catrani has a bright, beautifully focused voice and the expressive accuracy needed for contemporary music. For unaccompanied voice pieces she uses a highly angular vocal line to create a sense of keening, verging at times on anger. Catrani is wonderfully adept at making the awkward intervals in the music sound profoundly expressive.”
(Robert Hugill, Planet Hugill, 2020)
nella foto Laura Catrani
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