Febbraio, 2017

04Feb(Feb 4)20:30Venti di cambiamento
Gli Incogniti - Amandine Beyer maestro di concerto al violino
musiche di F. X. Richter, C. P. E. Bach, J. Haydn20:30 Genere:Barocca,Stagione 2016-2017acquista ONLINEbiglietteria

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(Sabato) 20:30

Dettagli

VENTI DI CAMBIAMENTO

GLI INCOGNITI
AMANDINE BEYER maestro di concerto al violino

 

F. X. Richter  Sinfonia I in Sib Maggiore dalle “Sei grandi Sinfonie” ca. 1744
Allegro assai – Andante – Presto 

C. P. E. Bach Sinfonia V in Si minore H. 661 1773
Allegretto – Larghetto – Presto 

F. J. Haydn Concerto per violino in Sol Maggiore HVIIa no 4 ca. 1769
Allegro Moderato – Adagio – Allegro
solista Amandine Beyer

____________

C. P. E. Bach Concerto per clavicembalo in la minore H. 432
Allegro assai – Andante – Allegro assai
solista Anna Fontana

C. P. E. Bach Sinfonia I in Sol Maggiore H. 657 1773
Allegro di molto – Poco adagio – Presto

 

In questo concerto potremo apprezzare i primi elementi del romanticismo. Iniziano da qui i primi “venti di cambiamento” che ci condurranno dal classicismo allo “sturm und drang”. Beethoven ammirò e stimò profondamente il genio degli autori di questo periodo come F. J. Haydn, C. P. E. Bach, di cui ascolteremo due tra le sue sinfonie. Lucide nello stile, delicate e morbide nell’espressione, in esse si denota libertà e varietà nella struttura. Questi stilemi verranno poi maggiormente sviluppati dai grandi maestri della Scuola Viennese.

Un esempio illuminante di questo specifico modo di comporre di Haydn si può riscontrare nel Concerto in sol maggiore scritto intorno al 1769. Al di là della freschezza e della varietà dell’invenzione musicale, questo brano rivela nell’autore una spiccata vocazione per la melodia, sorretta da una ben costruita elaborazione tematica nella triplice disposizione dei tempi, di classico impianto formale. Una impostazione del discorso strumentale non più rigidamente settecentesca e accademica, tanto che ad essa guardò con curiosità e ammirazione lo stesso Beethoven, che in più occasioni tenne presente il modello haydniano.

 

 

Amandine Beyer
È nata nel 1974 e affronta lo studio del violino a soli sette anni sotto la guida di Aurelia Spadaro presso il conservatorio Darius Milhaud. A 15 anni è ammessa al Conservatoire Supérieur di Parigi, ottenendo nel 1994 il primo premio nella classe di violino. Parallelamente si dedica allo studio della musicologia, ottenendo la laurea presso l’Università di Aix-en-Provence. Nel 1995 prosegue i propri studi alla Schola Cantorum Basiliensis, nella classe di violino barocco di Chiara Banchini e, quattro anni più tardi, consegue il Solisten-diplom.
Come solista ha tenuto concerti in tutta Europa, suonando con Mala Punica, Concerto Vocale, la Capella Reial de Catalunya, La Petite Bande… e con il proprio gruppo, L’Assemblée des Honnestes Curieux, con il quale ottiene il primo premio e il premio speciale della giuria nel concorso di Rovereto del 1998.
Ha inciso con il suo Ensemble per Erato, Harmonia Mundi France, Opus 111, Alpha and Ricercar. Nel marzo del 2001 ottiene il primo premio nella Vivaldi-Competition di Torino; ha recentemente inciso i concerti per violino di Vivaldi, che saranno presto editi da Opus 111-Naïve. E’ docente di violino barocco presso la Schola Cantorum Basiliensis.

 

Anna Fontana
Dopo gli studi in pianoforte e clavicembalo presso conservatori italiani, si è perfezionata in Olanda, conseguendo il Certificaat of Advanced Study presso il Koninklijk Conservatorium di L’Aia, e alla Schola Cantorum Basiliensis di Basilea, dove ha seguito i corsi di clavicembalo, musica da camera e basso continuo.  Ha ottenuto premi in Concorsi Nazionali e Internazionali di clavicembalo e musica da camera.
Svolge intensa attività concertistica in Italia e in tutta Europa come solista, in gruppi da camera e in formazioni orchestrali quali Ensemble Zefiro, Cappella Gabetta, Accademia Bizantina, Café Zimmermann, Ensemble Aurora, Ensemble Cantar Lontano, Academia Montis Regalis, partecipando ai più importanti festival internazionali di musica antica e producendosi in diverse tournée in America del Nord, America Latina e Asia.
Dal 2006 collabora stabilmente con l’Ensemble Gli Incogniti di Amandine Beyer, con il quale ha effettuato per la casa discografica Harmonia Mundi numerose registrazioni che hanno ottenuto importanti premi e riconoscimenti dalla critica discografica.
Nel 2014 ha collaborato ad un progetto dedicato alla musica di Monteverdi diretto da John Elliot Gardiner.
Ha inciso per le più importanti reti radiofoniche europee e per le case discografiche Deutsche Harmonia Mundi, Opus 111, Sony, Capriccio, Glossa, La Bottega Discantica, Agorà, Naxos, Arion, Zig Zag Territoires, Hyperion, Brillant Classic, Dynamic.
Attualmente si dedica ad approfondire la prassi esecutiva sui pianoforti storici, con particolare riguardo al repertorio pianistico a quattro mani, in duo con Attilio Cremonesi.

 

Gli Incogniti
Ensemble fondato da Amandine Beyer nel 2006, prende il suo nome dall’Accademia degli Incogniti di Venezia e di questo nome hanno incarnato lo spirito: “il gusto per lo sconosciuto su tutte le sue forme, la sperimentazione delle sonorità, la ricerca del repertorio, la riscoperta dei classici…”
All’interno degli Incogniti si ritrovano musicisti che si sono incontrati in molteplici progetti musicali nel corso degli ultimi anni e che provano gran piacere nel suonare e lavorare insieme. La loro principale ambizione è trasmettere una visione filologica e coerente delle opere che interpretano con la loro sensibilità e il loro gusto.
Incidono per Zig Zag e la prima uscita dedicata ai concerti per violino di J.S. Bach, ha avuto il riconoscimento “Choc du monde de la musique, 10 dè repertorie, Cd der monat”. Si sono esibiti in prestigiose sale concertistiche quali L’Opera de Monte Carlo, le Théâtre de la Ville (Paris), Festival Via Stellae (Espagne), Tage Alter Musik Regensburg (Allemagne), Festival de Sablé…
La pubblicazione del XII disco dedicato alle Stagioni di Antonio Vivaldi ha ottenuto critiche entusiastiche ed è stata riconosciuta come registrazione di riferimento di quest’opera. Ultimamente sono state incise opere dedicate a compositori meno conosciuti quali Nicola Matteis (2009) e Johann Rosenmüller (2010), contenenti molteplici opere in prima registrazione mondiale.

Violini
Alba Roca, Yoko Kawakubo, Flavio Losco, Domitilla Gilon, Germán Echeverri

Viole
Marta Páramo, Ottavia Rausa

Violoncelli
Marco Ceccato, Rebeca Ferri

Violone
Baldomero Barciela

Clavicembalo
Anna Fontana

 

 

 

 

 

 


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