Novembre, 2021

25Nov(Nov 25)20:00SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA - DOROTHEE OBERLINGER flautomusiche di A. Vivaldi, N. Vallet, J. v. Ayck, R. Jones, Frate Gerardo, N. d. Chédeville, L. Boccherini, L. Mangiocavallo20:00 Genere:Barocca,Stagione 2021-2022ACQUISTA ONLINE

Ora

(Giovedì) 20:00

Dettagli

 

SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA

DOROTHEE OBERLINGER flauto

 

programma

Anonimo sefardita
(XV sec.)  Nani nani

Antonio Vivaldi (1678-1741
Ouverture da “la Senna festeggiante“RV693
allegro-andante molto-allegro molto

Nicolas Vallet (1583-1642)

Jacob Van Eyck (1590-1657)

Robert Jones (1577c.-1617)
“O slaep zoute slaep/Farewell dear love”

Jacob Van Eyck (1590-1657)
“Engels nachtigaeltje”

Antonio Vivaldi (1678-1741)
Concerto “il riposo o per il SS. Natale” RV270
allegro/adagio/allegro

Fratre Gerardo (XVI sec.)
“L’altra nocte me insomniava”

Antonio Vivaldi (1678-1741)
Concerto in do minore RV441
allegro non molto/largo/allegro molto

_______ Intervallo

Antonio Vivaldi /Nicholas de Chédeville (1705-1782)
Pastorale dalla Sonata in la maggiore RV59 op. 13

Giovanni Battista da Gagliano (1594-1651)

Tarquinio Merula (1595-1655)
“Dormi, dormi” canzonetta
“La Lusignola” canzone a 4

Luigi Boccherini (1743-1805)
“La Ritirata: maestoso” da Musica Notturna delle strade di Madrid op 30 no. 6 (G. 324)

Antonio Vivaldi (1678-1741)
Concerto “la Notte” Op.X RV439
Largo/presto:fantasmi/largo/presto/largo:il sonno/allegro

Thelonious Monk (1917-1982) Arr. di Luigi Mangiocavallo (1959)
” ‘Round Midnight”

 

DOROTHEE OBERLINGER, flauti dolci

ELISABETTA DE MIRCOVICH, soprano, symphonia, viella

SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA
Giorgio Fava, violino
Giovanni Dalla Vecchia, violino
Judit Földes, viola
Walter Vestidello, violoncello
Giancarlo Pavan, contrabbasso
Giancarlo Rado, arciliuto e chitarra
Giampietro Rosato, cembalo

 

NIGHT MUSIC: un caleidoscopio musicale notturno

Nella mitologia greca la Notte era la figlia del Caos: di notte impulsi primordiali e brame sfrenate si alternano a tenerezza e intimità.

Il programma di questa sera raccoglie alcuni esempi di musiche ‘notturne’ della tradizione europea, legati a fastose celebrazioni, drammi e idilli amorosi, tenere ninnenanne e fantasmi, atmosfere natalizie. Il cardine è rappresentato dalla musica di Antonio Vivaldi: le sue opere saranno alternate a canzoni, diminuzioni, madrigali provenienti da tutta Europa.

Si inizia con Nani Nani, antichissima ninnananna sefardita, collegata sia alla tradizione araba che a quella cristiana.

Segue la Sinfonia per la serenata di Vivaldi La Senna Festeggiante, scritta in onore di Luigi XV, testimonianza delle strette relazioni diplomatiche e musicali fra Parigi e Venezia nel Settecento, e dove l’atmosfera notturna è magicamente ricreata nell’andante molto.

Le variazioni sul brano O Slaep, zoute slaep (O sonno, dolce sonno) del liutista franco fiammingo Nicolas Vallet, tratte dal song del compositore inglese Robert Jones Farewell dear love (un big hit del primo Seicento: lo si ritrova anche nella Dodicesima Notte di William Shakespeare) vengono qui affiancate alle virtuosistiche variazioni per flauto di Jacob van Eyck, flautista cieco e suonatore di carillon. Suo anche il bellissimo canto dell’usignolo, uccello notturno per antonomasia. Il Concerto per violino Il Riposo, poi trasformato da Vivaldi in Concerto per il Santissimo Natale, è qui arrangiato per flautino. Gli archi in sordina senza cembalo suggeriscono un soffuso e scintillante paesaggio innevato. La Barzelletta L’altra nocte, del 1502, è di un oscuro autore veneto, Fra Gerardo: narra di un amante che sogna di trovarsi a letto con la sua bella, e di cantare un notturno assieme a lei – ma quando si sveglia e tende la mano per toccarla, si accorge che il letto è vuoto, e lei lo ha lasciato.  Chiude la prima parte il concerto vivaldiano in Do minore, tonalità cupa, evocativa di brume e tenebre: richiede diteggiature astruse, arpeggi funambolici e frequenti cambi di registro. La Sonata RV59 apparve in una raccolta, Il Pastor Fido, pubblicata a Parigi nel 1743 come op. 13 di A. Vivaldi: il vero autore è invece Nicholas Chédeville, celebre oboista e virtuoso di ghironda (musette) parigino. Il fulcro emozionale della sonata è una Pastorale (brano tipico delle musiche natalizie) con vari episodi tra flauto, violoncello obbligato e ghironda.

La canzonetta “Dormi dormi”, del compositore fiorentino Giovanni Battista da Gagliano, è una sorta di ninnananna al contrario, in cui l’amante si deve arrendere, suo malgrado, al pesante sonno dell’amata: qui è eseguita “incastonata” tra inserti strumentali tratti dalla canzona “La Lusignola” del coevo Tarquinio Merula.

La Musica notturna delle strade di Madrid di Luigi Boccherini, qui nella versione per quintetto d’archi e chitarra, racconta con i suoni la vivace vita notturna delle strade madrilene.  La “Ritirata” che chiude questa originale composizione rievoca il passaggio della pattuglia della guardia militare che annuncia il coprifuoco e interrompe la vita notturna della città.

Il celebre concerto di Vivaldi La Notte, qui nella più tarda versione dell’Op.X, chiude il percorso e riassume in sé tutti gli aspetti della notte: le tenebre misteriose, le apparizioni fantastiche, il sonno e l’aurora. A mezzanotte scocca l’ora fatidica e il nuovo giorno prende lentamente forma dal nulla.

Luigi Mangiocavallo ha riarrangiato per i Sonatori della Gioiosa Marca il celebre pezzo jazz di Thelonious Monk Round Midnight. Dopo un’improvvisazione del contrabbasso, l’introduzione parte con una citazione da una scena-chiave dell’Orfeo di Monteverdi: in Possente Spirito Orfeo fa assopire Caronte col proprio canto, così da poter attraversare il fiume Stige e raggiungere la sua amata Euridice.

 

DOROTHEE OBERLINGER è oggi uno degli esponenti più acclamati a livello internazionale del suo strumento. Dopo aver completato i suoi studi (flauto dolce, studi musicali e lingua e letteratura tedesca) a Colonia, Amsterdam e Milano, ha debuttato a livello internazionale nel 1997 con il 1 ° premio al Concorso Internazionale SRP / Moeck UK tenutosi alla Wigmore Hall di Londra. Sono seguiti numerosi inviti a festival e sale da concerto come ad esempio il Grand Théâtre di Bordeaux, il Théâtre des Champs Elysées, il Teatro Colón di Buenos Aires, il Grand Théâtre de Genève, la Laeszhalle di Amburgo, il KKL di Lucerna, la Tonhalle di Zurigo. Come solista, ha lavorato dal 2002 insieme all’Ensemble 1700, che ha formato, e con altri rinomati ensemble e orchestre barocche come i Sonatori de la Gioiosa Marca, Musica Antiqua Köln, l’Akademie für Alte Musik Berlin, l’Accademia di Antichità Musica, Al Ayre Espagnol, L’Arte dei Suonatori, Zefiro e Concerto Köln. Le sue registrazioni e CD di musica barocca del XVII e XVIII secolo sono state premiate dalla critica internazionale con i più alti riconoscimenti: oltre al Diapason d’Or, ha ricevuto il premio Echo Klassik nella categoria ‘Instrumentalist of the Year’ (2008), ‘Concert Recording of the Year’ (2013) con il suo CD “Flauto Veneziano” (Sony-Deutsche Harmonia Mundi), registrato insieme ai Sonatori de la Gioiosa Marca e “Registrazione di musica da camera dell’anno” per “The Passion of Musick” (2015). Nel 2020 “Night Music” (Sony-Deutsche Harmonia Mundi) registrato con i Sonatori de la Gioiosa Marca è stato premiato quale miglior CD nella categoria “Baroque Instumental” agli International Classical Music Award. Nel settembre 2020 le è stato assegnato il premio come Migliore Strumentista dell’Anno Opus Klassik, il più importante premio della musica classica in Germania. Oltre al suo intenso confronto con la musica del barocco, Dorothee Oberlinger compie frequenti escursioni nella musica contemporanea, partecipando ad esempio nel brano Takla Makan dell’album Touch Yello del 2009 della band svizzera Yello.  Nel 2011 Dorothee Oberlinger ha debuttato come direttore d’orchestra a Salisburgo, al festival Tage der Alten Musik di Herne nel 2016, all’Internationale Händelfestspiele a Göttingen nel 2017 e al Ludwigsburg Schlossfestspiele nel 2018, ha diretto una produzione dell’opera raramente eseguita Lucio Cornelio Silla di George Frideric Handel in collaborazione con la regista Margit Legler, ottenendo grande successo di critica. Dal 2004 Dorothee Oberlinger è docente al Mozarteum di Salisburgo, dove per dieci anni fino al 2018 le sue attività hanno incluso la costituzione e la direzione dell’Istituto di Musica Antica. Nel 2020 le è stato conferito il prestigioso Premio Telemann. Dal 2009 Dorothee è direttrice musicale dell’Arolser Barockfestspiele a Bad Arolsen e ha assunto la carica di direttore musicale del Musikfestspiele Potsdam Sanssouci, un festival di due settimane con più di 50 eventi che si svolgono nel Castello di Potsdam Sanssouci, dove dirige regolarmente anche proprie produzioni di opera barocca.

 

ELISABETTA DE MIRCOVICH è nata a Trieste ed ha iniziato l’attività musicale in giovanissima età collaborando con vari gruppi di musica antica. Nella sua città ha svolto gli studi classici e musicali. Nel 1989 si è diplomata in violoncello con lode presso il Conservatorio di Trieste sotto la guida di Libero Lana, perfezionandosi in seguito con Mario Brunello. Premiata in diversi concorsi per giovani interpreti, ha svolto attività concertistica con il violoncello moderno e barocco in varie formazioni cameristiche. Ha studiato canto e vocalità antica con Andrea von Ramm, Hans Ludwig Hirsch ed Elisabetta Tandura.

Per quanto riguarda il repertorio barocco, in qualità di violoncellista e cantante si è esibita sotto la direzione di Alan Curtis (“Il ritorno di Ulisse in Patria” di Claudio Monteverdi al Semper Oper di Dresda), e ha suonato e cantato con ensemble quali I Sonatori de la Gioiosa Marca, con l’ensemble Accordone cantando al Palais des Beux Arts a Bruxelles e al Mozarteum di Salisburgo. Con questo ensemble ha registrato come cantante solista il Cd “Vivificet spiritus” per l’etichetta belga Cypres.   Nel 2013 si è esibita come soprano solista nella IV sinfonia di Mahler in alcuni concerti sotto la direzione di Mario Brunello.

Nell’ambito della musica medioevale, oltre ad aver collaborato e registrato per Deutsche Harmonia Mundi con l’Ensemble Sequentia di Colonia, è uno dei membri dell’Ensemble la Reverdie, con cui dal 1986 a oggi continua ad esibirsi nei più prestigiosi festival in tutta Europa e in Messico, collaborando fra gli altri con Franco Battiato, Moni Ovadia, Gerard Depardieu, Carlos Nunez, David Riondino. Il gruppo ha registrato 20 CD per l’etichetta Arcana, sempre recensiti con successo e vincitori di numerosi premi discografici. Con la Reverdie ha tenuto seminari presso i Corsi di Musica Antica di Pamparato, l’Accademia di Canto Gregoriano di Cremona, i corsi di musica antica promossi da Aliamusica a Parma, i Corsi Internazionali di Musica Antica a Urbino.

 

Nato nella città veneta di Treviso (nota nel Rinascimento come “Marca Gioiosa”), SONATORI DE LA GIOIOSA MARCA è uno dei più affermati complessi italiani e si dedica da più di 25 anni all’esecuzione di musiche antiche su strumenti d’epoca. Ensemble d‘archi a parti reali allargabile fino ad una piccola compagine orchestrale, il repertorio dei Sonatori spazia dal tardo Cinquecento al Classicismo, con un interesse particolare per la tradizione musicale veneta.  I Sonatori de la Gioiosa Marca sono stati invitati in importanti festival e teatri internazionali tra i quali il Festival d’Ambronaye, al Concertgebouw di Amsterdam, Barock Festpsiele di Arolsen, alle Settimane Musicali di Ascona, al Palau de la Musica di Barcellona, al Musikfest di Bremen, al Festival van Vlaanderen di Bruges, all’Opéra National de Bordeaux, al Festival de Wallonie a Bruxelles, al Printemps de Sablon, al Teatro Coliseum di Buonos aires, all’UNAM di Città del Messico, al Lebensmusick di Innsbuck, all’International Music Festival di Instanbul, Jaca , al Misteria Paschalia di Krakow, al Festival Le Chaise Dieu, alla Fondazione Goulbenkian di Lisbona, a Lufthansa Festival di Londra, all’ Osterfestspiele di Lucerna, e ancora a Ludwigsburg, Lugano (Primavera Concertistica), Montreux (Voice & Music Festival), Mosel Musikfestival, München (Opern-Festspiele), Passau (Europäisches Musikfest), Potsdam (Sanssouci Musikfestspiele), Radovljica,  Regensburg (Tage Alte Musik), Salzburg (Mozarteum, Bach-Gesellschaft), Schleswig Holstein, Schwetzinger Festspiele, Sion (Festival Tibor Varga), St.Moritz (Snow & Simphony), Tirana (Allegretto Albania), Zamora (Portico de Semana Santa), Zürich (Tonhalle), Warshaw (Beethoven Festival), Wraklaw (Vratislavia Cantans),Wien (Musikvereinsaal, Resonanzen), e in altre città europee, con pieno successo di pubblico e critica.  In Italia hanno suonato per i principali festival e società concertistiche come Ferrara Musica, Amici della Musica di Firenze, società del Quartetto di Milano, Musica a San Maurizio di Milano, Festival Pergolesi-Spontini di Jesi, festival delle Nazioni di Città di Castello, Amici della Musica di Padova, Incontri Asolani, Bologna Festival, Amici della Musica di Catania, Amici della Musica di Palermo, Teatro Valli di Reggio Emilia, Unione Musicale di Torino, Suoni delle Dolomiti, Amici della Musica di Vicenza, Teatro Comunale di Treviso, Casa della Musica di Parma, Accademia Chigiana di Siena, portando progetti legati al grande repertorio vivaldiano accanto a brani riscoperti e raramente eseguiti.

I loro concerti sono regolarmente diffusi dalle principali emittenti radiofoniche europee.

Premiati più volte dalla stampa specializzata per le numerose incisioni, hanno ricevuto a Parigi il “Diapason d’or de l‘année” per il disco “Le Humane Passioni” con Giuliano Carmignola e a Venezia il “Premio Vivaldi“della Fondazione Giorgio Cini per il cd “Balli, Capricci & Stravaganze” premiato per “l’afflato poetico, l’intelligenza esecutiva ed il brillante virtuosismo nella resa del primo Barocco strumentale”.

Hanno collaborato con Cecilia Bartoli realizzando nel Teatro Olimpico di Vicenza un video e cd che ha riscosso l‘entusiastico apprezzamento della critica internazionale, prodotto da Decca Classics. Lunga e proficua è stata la loro collaborazione con il violinista Giuliano Carmignola, con il fagottista Sergio Azzolini con la violoncellista Sol Gabetta nel Progetto Vivaldi e più recentemente con la flautista tedesca Dorothée Oberlinger con l’etichetta Sony/Deutsche Harmonia Mundi.

Da sempre, accanto alla rilettura dei capolavori vivaldiani, i Sonatori si dedicano alla riscoperta della grande tradizione musicale del Seicento italiano: in questo ambito si inseriscono le diverse incisioni della collana “MUSICHE PER ARCHI DELLA REPUBBLICA DI VENEZIA”, progetto realizzato in collaborazione con WDR (Westdeutscher Rundfunk Köln).

Hanno inciso più di 30 cd per le principali case discografiche internazionali quali Erato, Warner Classics, Decca, Divox, Sony/Deutsche Harmonia Mundi, Opus 111, Arcana, RCA/Sony BMG, Naxos, Arts, Stradivarius, Rivo Alto, Nuova Era.

Nel 2016 è uscito “Vivaldi in a mirror”, una fortunata produzione per Sony/Deutsche Harmonia Mundi che presenta una raccolta di concerti vivaldiani per coppie o doppie coppie di strumenti ad arco. Il cd viene premiato con 5 stelle dalla rivista Musica e da Classic Voice ed ottiene lusinghiere recensioni anche dalla stampa internazionale. Di recente uscita “Night Music”, un cd edito da Sony/Deutsche Harmonia Mundi, con la flautista tedesca Dorothee Oberlinger che racchiude vari esempi di musica della trazione europea, che riflette le multiformi sfaccettature della notte. “Night Music”, acclamato dalla critica, oltre ad aver ricevuto lusinghiere recensioni (5 stelle dalla rivista MUSICA) è stato premiato come cd dell’anno per la categoria “Baroque Istrumental” agli International Classical Music Awards 2020. Nel settembre 2020, grazie a Night Music, la flautista ha ottenuto Dorothee Oberlinger è stata designata Migliore Strumentista dell’anno da Opus Klassik, il prestigioso premio della musica classica in Germania.

 

 


nella foto Dorothée Oberlinger

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