VADIM REPIN violino
ORCHESTRA FILARMONICA DI NOVOSIBIRSK
GINTARAS RINKEVICIOUS direttore

 

N. Rimski-Korsakov – Capriccio Espagnol Op.34
S. Prokofiev – Concerto per violino e Orchestra n.2 (Solista Vadim Repin)
L. v. Beethoven – Sinfonia n.5

 

 

Virtuosismo elevato all’ennesima potenza e personalità musicale carismatica sono le principali ma non certamente le sole doti artistiche del violinista Vadim Repin, per la prima volta a Verona. Nato in Siberia nel 1971, conquista il palcoscenico sin da bambino. Innumerevoli le sue esibizioni accanto alle orchestre più celebri – Berliner Philharmoniker, Boston Symphony, London Symphony Orchestra, Filarmonica di San Pietroburgo per citarne alcune – guidato da direttori come Ashkenazy, Boulez, Chailly, Chung, Dutoit, Gergiev, Masur, Mehta, Muti, Rattle.
Vastissima anche la discografia che incrocia un repertorio sconfinato. Ma è soprattutto dal vivo che il temperamento vibrante di questo artista lascia un segno indelebile. Accompagnato dal complesso sinfonico della sua città natale diretto da Gintaras Rinkevičius, Vadim Repin proporrà il Secondo concerto di Prokof’ev: opera questa intimamente collegata, per le sue suggestioni iberiche, al Capriccio Spagnolo di Rimskij – Korsakov collocato in apertura di programma.

Nella seconda parte la Quinta Sinfonia in do minore di L. v. Beethoven, forse la più eseguita e la più universalmente conosciuta delle nove sinfonie. E’considerata il paradigma del sinfonismo beethoveniano nel senso che nessuna altra opera presenta le caratteristiche, quasi le idiosincrasie del linguaggio di Beethoven, con altrettanta chiarezza e concisione. Ecco il destino che batte alla porta»: una tradizione degna di fede vuole che Beethoven si sia cosi espresso riferendosi all’attacco della Sinfonia formato di quattro note lapidarie e scultoree. Ed è un destino contro cui Beethoven lotta, che Beethoven vince e ricaccia nella tenebra della superstizione in nome della chiarezza della ragione umana.

 

 

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