Marzo, 2022

16Mar(Mar 16)20:00Incontri - COMIZI D’AMORE. DIALOGO SENTIMENTALE DI PAOLO CREPETdi Paolo Crepet20:00 Genere:Educational,Incontri,Per tutte le età,Stagione 2021-2022ACQUISTA ONLINE

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(Mercoledì) 20:00

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COMIZI D’AMORE. DIALOGO SENTIMENTALE
di PAOLO CREPET

MARCELLO MAZZONI pianoforte

 

Una libera riflessione di Paolo Crepet sull’amore e le passioni umane contestualizzate nella nostra epoca, un tema tra i più dibattuti e cari allo psichiatra-scrittore, che prenderà spunto anche dalle suggestioni musicali offerte da alcune opere di Antonio Vivaldi: “IL PIACERE”, “IL SOSPETTO”, “L’INQUIETUDINE”, “LA FOLLIA” e di compositori a noi temporalmente più vicini o contemporanei come Arvo Part, Michael Nyman, Philip Glass, Eric Satie.

Egli afferma: “Tutto parte dalla ricerca della felicità e per questo credo che la psichiatria sia l’arte di rimuovere gli ostacoli alla felicità. Sono convinto che la psichiatria abbia più a vedere con l’arte che con altro”. “Le emozioni e i sentimenti? Il rischio è che diventino preconfezionati. Sta passando di moda la passione e quindi anche l’amore passionale. Nella seduzione, cioè nell’approccio tra due persone che si piacciono, non può saltare un elemento, che è quello faticoso del conoscersi, dell’approfondire e del creare complicità. Complicità vuol dire stare assieme nei momenti difficili, in quei frangenti in cui ci può essere una crisi dell’uno o dell’altro, nel capirsi e nell’ascoltarsi. È per tutta questa roba qui, che la relazione amorosa è per forza difficile e faticosa e non può essere agevolata”.

 

Claude Debussy – Clair De Lune da Suite Bergamasque
Arvo Pärt – Variations for the Healing of Harinushka
Philipp Glass – Metamorphosi n.2 
Eric Satie – Gymnopedie n.1
Claude Debussy – La fille aux cheveux de lin
John Cage – In a Landscape 
Aaron Copland – Midsummer Nocturne

 

Paolo Crepet Psichiatra e sociologo italiano è nato a Torino nel 1951. Laureatosi in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Padova (1976), quindi in Sociologia all’Università di Urbino (1980), si è specializzato in Psichiatria presso la clinica psichiatrica dell’Università di Padova (1985). Vicino a F. Basaglia, dal quale ha mutuato solide posizioni antipsichiatriche, è prolifico autore di saggi che indagano diversificati aspetti del disagio della contemporaneità coniugando un rigoroso approccio scientifico a una scrittura chiara e divulgativa, tra i più recenti dei quali si ricordano: Le dimensioni del vuoto. I giovani e il suicidio (1993), Le misure del disagio psicologico (1994), Cuori violenti. Viaggio nella criminalità giovanile (1995), I giorni dell’ira. Storie di matricidi (1998), I figli non crescono più (2005), La gioia di educare (2008), Elogio dell’amicizia (2012), Impara a essere felice (2013), Non mi chiedere di più (2014), Il caso della donna che smise di mangiare (2015), Baciami senza rete (2016), Il coraggio (2017), Passione (2018), Libertà (2019), Vulnerabili (2020) e, nel 2021, La fragilità del bene e Oltre la tempesta.

 

Marcello Mazzoni ha suonato in veste di solista e di solista con orchestra in importanti sale, stagioni e festival quali: Musikverein a Vienna, Sala del Conservatorio San Pietroburgo, Filarmonia a Braşov, Gasteig Carl Orff Saal a Monaco di Baviera, Hong Kong Cultural Centre, Theatre der  Jugend Munchen, Ehrbar Saal Wien, Bartok Hall Budapest, Mozarteum Orchester Saal Salzburg, Singapore Music Hall, Hong Kong City Hall,, Philarmonia Perm, Teatro Filarmonico a Verona,  Teatro Massimo a Palermo, Aula Magna dell’Università Sapienza a Roma (IUC),  Auditorium Paganini di Parma, Teatro Verdi a Pordenone, Teatro Bibiena a Mantova, Teatro Valli di Reggio Emilia, Teatro Comunale a Modena, Teatro Manzoni a Pistoia, Auditorium Pala Bertarelli (Amiata Piano Festival), Sala Greppi a Bergamo, Auditorium San Domenico a Foligno, Accademia di Imola (Imola Summer Festival – Festival da Bach a Bartok), Teatro di comunale di Belluno… Collabora con strumentisti di chiara fama; in particolare vanno citati I. Grubert, A. Niculescu, U. Ughi, B. Huang, F.  Manara,, F. M. Fischer, S. Korkeala, K. Weigel, M. Fornaciari, A. Martini, A. Griminelli, O. Semchuck, O. Mandozzi, E. Lawson ed altri ancora.  Suona abitualmente in qualità di solista con gruppi importanti quali Wiener Symphoniker, Savaria National Symphonic Orchestra, Salzburg Orchester Solisten, Filarmónica Brasov, Ensemble Berliner Philahrmoniker, Camerata Royal Concertgebouw Orchestra, Sichuan Philharmonic Orchestra, Hong Kong & China Sinfonietta, FORM Filarmónica Marchigiana, Solisti Filarmonici Italiani,  I Virtuosi Italiani etc.. Ha al suo attivo una rilevante discografia: vanno citate nel 2016-18 le quattro pubblicazioni per Limen Music (Liszt, Brahms, Mozart), quella per Decca con l’integrale dei concerti per tastiera e archi di Bach. Nel marzo del 2021 è uscito l’ultima fatica discografica con il Primo Concerto di Liszt e il Totentanz, registrati per BAM.  Nel 2019 Marcello Mazzoni è stato impegnato in situazioni prestigiose: nell’ottobre  2019 ha esordito alla Wiener Mozarteum Saal di Salisburgo con un concerto di Mendelssohn insieme alla Salzburg Orchester Solisten e nel 2022 è previsto il suo battesimo all’Atheneum di Bucarest con l’integrale dei concerti di Liszt con l’Orchestra Enescu.  Marcello Mazzoni è docente di pianoforte principale presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma e presso l’Istituto di Alta Formazione Musicale “A. Peri”, è membro del C.D.I. del Teatro Valli dal 2011, è direttore artistico della stagione “Incontro alla Musica” ed inoltre è organizzatore ed ideatore del “Festival dei Pianisti Italiani” che si tiene ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia e che ha registrato costantemente un successo straordinario. Dal settembre del 2013 è entrato a far parte della rinomata famiglia degli artisti Steinway al fianco di miti quali V. Horowitz, M. Argerich e M. Pollini.

 

 


foto dal sito ufficiale paolocrepet.it

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