Febbraio, 2021

05Feb(Feb 5)20:30I MUSICImusiche di G. Donizetti, G. Puccini, G. Verdi20:30 Genere:Concertistica,Stagione 2020-2021ANNULLATO

Ora

(Venerdì) 20:30

Dettagli

 

EVENTO ANNULLATO  in ottemperanza al DPCM emanato il 14 gennaio 2021.

 

I MUSICI

 

Gaetano Donizetti (1797-1848)
Quartetto n.17 in re maggiore, versione per orchestra d’archi
Allegro, Larghetto, Minuetto presto, Allegro

Giacomo Puccini (1858-1924)
Elegia per archi Crisantemi SC65
Scherzo per archi in re min. SC56

Giuseppe Verdi (1813-1901)
Le Quattro Stagioni
Trascrizione dei balletti da I Vespri Siciliani per orchestra d’archi con pianoforte di Luigi Pecchia
L’Inverno – La Primavera – L’Estate – L’Autunno

 

Questo progetto è volto a mostrare un aspetto diverso nell’opera di tre grandi della musica italiana di ogni tempo, noti però soprattutto per la loro produzione di opere liriche: Gaetano Donizetti, Giacomo Puccini e Giuseppe Verdi.

I Musici hanno sempre avuto un occhio di riguardo per la musica del nostro paese e per questo programma hanno ulteriormente rinnovato le loro scelte, e si presentano con un repertorio inusuale ma sicuramente accattivante.

Il Quartetto nr. 17 in Re magg. di Donizetti che apre il programma (egli ne scrisse ben 20 dei quali tre incompiuti) è frutto dei rigorosi studi cui lo sottopose da giovane il maestro Simone Mayr che gli inculcò la passione per la classicità, e che denota la maestria raggiunta dal maestro bergamasco nel trattare il contrappunto nelle quattro voci degli archi;

La famosissima ed appassionata elegia Crisantemi fu composta da Puccini subito dopo la morte di Amedeo di Savoia, secondo figlio di Re Vittorio Emanuele II avvenuta il 18 gennaio 1890, e venne eseguita per la prima volta già nella settimana seguente a Milano, con un successo così grande che il pubblico richiese di ripeterla. Tale successo forse suggerì a Puccini di usare lo stesso materiale musicale nell’atto finale della Manon Lescaut, che stava scrivendo nello stesso periodo.

Il raro gioiello Scherzo per archi ci arriva in un manoscritto dal titolo “Giacomo Puccini – Scherzo per Archi (ultimo tempo del quartetto in Re) – riduzione per piano a 4 mani di Michele Puccini, Lucca Ottobre/Novembre 1883”. È quindi verosimile che si tratta di un adattamento del finale dell’unico Quartetto, infatti è stato ufficialmente inserito nella sua ricostruzione da Wolfgang Ludewig. Puccini deve aver scritto questo Scherzo prima di iniziare il lavoro alla sua prima opera Le Villi;

Le Quattro Stagioni di Giuseppe Verdi, infine, sono in origine dei brani di balletto che Verdi scrisse per la versione francese de I Vespri Siciliani, seguendo la moda dell’epoca nel paese transalpino che voleva le opere fossero intervallate da intermezzi danzati. Quella di questo concerto al Teatro Ristori di Verona è la prima esecuzione pubblica assoluta della versione per orchestra d’archi con pianoforte di Luigi Pecchia, commissionata da I Musici per il loro 70° anniversario.

 

Biografia

 

I MUSICI
Pochi avrebbero potuto immaginare che quel gruppo di dodici giovani musicisti che si stavano esibendo a Roma il 31 marzo del 1952 per i concerti di S. Cecilia sarebbe ancora oggi attivo dopo 70 anni di concerti in tutto il mondo.
La storia de I Musici inizia in realtà un anno prima, nel 1951, quando un gruppetto di ragazzi entusiasti, ben guidati e consigliati dai loro ottimi maestri, si trovano uniti dal desiderio di studiare e valorizzare l’immenso e bellissimo repertorio di musica italiana del settecento ma non solo, con una particolarità unica, allora come oggi: suonare senza un direttore. Ed è subito un successo incredibile. Nel giro di pochi anni I Musici diventano il gruppo da camera più famoso al mondo, realizzando numerosissimi concerti e pluripremiate incisioni discografiche. Queste ultime, realizzate principalmente per la Philips ma più recentemente anche per Sony, Epic, Warner, Fonè, Dynamic, Deutsche Grammophon e Universal, rappresentano un vero tesoro per appassionati audiofili di tutto il mondo. Ma c’è un brano, sopra tutti gli altri, che li rappresenta: Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, che anche e soprattutto grazie a loro diventano una delle più conosciute composizioni al mondo. E insieme a Vivaldi anche Corelli, Locatelli, Albinoni, Tartini  e Marcello. Ma, dicevamo, il repertorio de I Musici non è solo settecento: presto arriveranno le Sonate a Quattro di Rossini, le Antiche Arie e Danze di Respighi, ma anche Serenate e Divertimentidi Mozart, le Sinfonie per archi di Mendelssohn, e poi Frank Martin, Hindemith, Bartok. Oltre alla dedica del Concerto per Archi scritto per loro da Nino Rota, altri importanti compositori fra i quali Porrino, Sakamoto, Bacalov e Morricone hanno composto pensando a loro. Oggi si approssima il 70° anno di luminosa carriera e I Musici non si sono mai fermati. Naturalmente i componenti della formazione originaria hanno chiuso il loro ciclo ma altri musicisti valenti e motivati sono entrati a far parte del gruppo, che guarda ancora avanti, forte della passione mai spenta e dell’affetto dei fans che in tutto il mondo aspettano con trepidazione i loro concerti, pronti ad applaudirli con il calore di sempre. Non ci sono segreti, solo sincera passione per la musica e il desiderio di comunicarla viaggiando attraverso il tempo e i linguaggi, tanto che, modernamente, potremmo dire che questo 70° anniversario è per I Musici un 7.0, o, se preferite, settepuntozero. Un traguardo importante che è allo stesso tempo un punto di arrivo ma anche, se volete, un ritorno a casa.

 

Video

 

 

 


foto © Alessandro Petrini

 

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