Novembre, 2018
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(Domenica) 11:00
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GABRIELE MIRABASSI clarinetto SIMONE ZANCHINI fisarmonica R. Pareti Dona Flor E. Pascoal Chorinho pra Ele C. Haden Our spanish love song G. Mirabassi Chisciotte S. Zanchini Pippo G. Mirabassi Arrivederci e grazie S. Zacnhini
Dettagli
GABRIELE MIRABASSI clarinetto
SIMONE ZANCHINI fisarmonica
R. Pareti Dona Flor
E. Pascoal Chorinho pra Ele
C. Haden Our spanish love song
G. Mirabassi Chisciotte
S. Zanchini Pippo
G. Mirabassi Arrivederci e grazie
S. Zacnhini Caffè Finale
Incontro al vertice tra due grandi virtuosi del proprio strumento e nonché protagonisti della scena musicale internazionale. La trasversalità musicale che contraddistingue entrambi permette loro di esprimersi con facilità da sempre sia nel mondo del jazz che in quello della musica classica. In questo duo la goliardia dei ritmi del Sud America e la profondità pulsante del vecchio swing si mescolano alle sonorità di un jazz odierno e moderno che si esprime nello stile compositivo di entrambi. L’eclettismo dei due musicisti permette loro di spaziare ed improvvisare in maniera estemporanea con altissimo inter- play comunicativo, alternando composizioni originali a celebri standard del repertorio latino-americano.
Grande forza e suono di un solista del calibro di Gabriele Mirabassi, da più di trent’anni al vertice tra i migliori clarinettisti del panorama mondiale, sostenuto dal magma sonoro e creativo di Simone Zanchini, considerato uno dei più originali e innovativi fisarmonicisti della scena internazionale.
GABRIELE MIRABASSI
Si muove con uguale disinvoltura sia nella musica classica che nel jazz. Negli ultimi anni ha iniziato a svolgere una ricerca approfondita sulla musica strumentale popolare brasiliana e sudamericana in generale. Vanta numerosissime collaborazioni con istituzioni musicali e artisti in campi eterogenei. Nel jazz, tra gli altri, con Richard Galliano, Enrico Rava, Enrico Pieranunzi, Marc Johnson; in Brasile con Monica Salmaso, Sergio Assad, Trio Madeira Brasil e molti altri; in ambito classico, tra gli altri, con John Cage, Mario Brunello e l’Orchestra Filarmonica Marchigiana. Ha collaborato nell’ambito del teatro, della canzone d’autore, della danza, per citare solo alcuni nomi, con Gianmaria Testa, Erri De Luca, Ivano Fossati, Sergio Cammariere, Mina, Marco Paolini. Leader del trio Canto di ebano, premiato col Premio della Critica Arrigo Polillo come “Miglior disco dell’anno TopJazz 2008”, suona anche in duo con i chitarristi brasiliani Guinga e Roberto Taufic, con il pianista André Mehmari e con il pianista Andrea Lucchesini.
Particolarmente interessato alla definizione di una poetica musicale che faccia incontrare il repertorio colto con quello popolare, presenta un programma di opere solistiche per clarinetto e orchestra d’archi da lui appositamente commissionate.
SIMONE ZANCHINI
Fisarmonicista tra i più interessanti e innovativi del panorama internazionale, la sua ricerca si muove tra i confini della musica contemporanea, acustica ed elettronica, sperimentazione sonora, contaminazioni extracolte senza dimenticare la tradizione, sfociando così in un personalissimo approccio alla materia improvvisativa. Diplomato con lode in fisarmonica classica al Conservatorio G. Rossini di Pesaro, con il maestro Sergio Scappini. Strumentista eclettico, esercita un’intensa attività concertistica con gruppi di svariata estrazione musicale (improvvisazione, musica contemporanea, jazz, classica). Ha suonato nei maggiori festival e rassegne in Italia e nei più importanti festival internazionali. Vanta collaborazioni con molti musicisti di fama internazionale e di differenti estrazioni.
Dal 1999 collabora stabilmente con i Solisti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con cui compie regolarmente tournee in ogni parte del mondo. All’attività concertistica e di ricerca, Zanchini affianca anche quella didattica, tenendo workshop sulla fisarmonica e sull’improvvisazione. Dal 1996 ha pubblicato circa una ventina di dischi, tra i più recenti troviamo: nel 2006 Bebop Buffet (Wide Sound) in duo con Frank Marocco, disco esemplare del linguaggio Bebop espresso con la fisarmonica. Nel 2009 Meglio solo! (Silta Records) nel quale sperimenta le possibilità timbriche del suo strumento attraverso luso di una particolare fisarmonica midi, live-electronics e laptop, nello stesso anno esce anche Fuga per Art 5et (Dodici Lune Records) l’unico disco tributo di Zanchini, omaggio al suo grande maestro, nonchè uno dei massimi esponenti della fisarmonica jazz: Art Van Damme. Nel settembre 2010 pubblica il disco The way we talk (In+Out Records), con un quartetto internazionale che coinvolge musicisti europei e statunitensi: Ratko Zjaca alle chitarre, Martin Gjaconovski al cbasso e Adam Nussbaum alla batteria. Nel Maggio 2012 viene pubblicato My Accordion’s Concept (Silta Records), un progetto costruito su improvvisazioni radicali per fisarmonica acustica e live electronics, tentativo coraggioso di Zanchini di sovvertire il comune codice espressivo attraverso il suo strumento, tra i più fortemente radicati nella musica cosiddetta riconoscibile. Nel 2015 esce CASADEI SECONDO me (Stradivarius) il tributo al maestro Secondo Casadei, dove Zanchini rivisita in chiave moderna le melodie più famose del compositore romagnolo e nel 2016 Don’t try this anywhere il personale tributo di Zanchini al grande sassofonista Michael Brecker. Un disco dalle sonorità e linguaggi moderni, registrato a New York con una band di altissimo livello internazionale con, tra gli altri, John Patitucci al basso e Adam Nussbaum alla batteria.
N.B. il brunch (posti limitati) deve essere prenotato presso la biglietteria del Teatro entro 2 giorni prima del concerto e non è incluso nel prezzo del biglietto
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