Aprile, 2021
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(Lunedì) 19:30
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“...L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE.” Una serata per RI-vederci dal vivo al Teatro Ristori. Da Ri-vedere nella versione Digital! Un tempo incontrarsi a Teatro poteva sembrare persino qualcosa di scontato:
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“…L’AMOR CHE MOVE IL SOLE E L’ALTRE STELLE.”
Una serata per RI-vederci dal vivo al Teatro Ristori.
Da Ri-vedere nella versione Digital!
Un tempo incontrarsi a Teatro poteva sembrare persino qualcosa di scontato: ora è un privilegio prezioso. La musica, l’arte, la cultura sono beni preziosi, di primaria importanza, per la salute del nostro spirito.
Finalmente assieme dal vivo per condividere, anche se un po’ distanziati, momenti di grande musica dal seicento al jazz di Monk, passando per Mozart, collegati fra loro dalla lettura di pagine da Shakespeare, Mozart, Geoff Dyer e Anton Checov, interpretate dalle attrici Giovanna Scardoni e Francesca Botti.
I giovani sono il futuro, la luce, la rinascita: per questo noi vogliamo puntare sul loro talento.
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André Lislevand viola da gamba
J.S. Bach
dalla Suite n. 4 per Violoncello BWV 1010 in Mi Bemolle maggiore (trascrizione per viola da gamba in Sol maggiore)
Prélude
K.F. Abel
dal Drexel Manuscript Andante
G.P. Telemann
Fantasia n. 11 in Re minore a Viola da Gamba Solo
VenEthos Ensemble quartetto d’archi su strumenti originali
Giacomo Catana, Mauro Spinazzè violini
Francesco Lovato viola
Massimo Raccanelli violoncello
W. A. Mozart
Quartetto per archi n. 1 in Sol Magg. K 80
Adagio – Allegro – Minuetto – Rondò
Francesco Benini pianoforte jazz
Thelonious Monk
Monk’s Dream & Light Blue
Teofil Milenkovic violino
Stella Ala Luce Pontoriero pianoforte
Henryk Wieniavsky
Fantasia brillante, su temi dal ”Faust’’ di Gounod per violino e pianoforte Op.20
André Lislevand nasce a Verona nel 1993. Figlio d’arte, per tutta l’infanzia la musica assume una posizione significativa per la sua cultura e crescita. Il primo approccio allo strumento avviene all’età di 6 anni con il violino in una scuola privata di Verona. Poco tempo dopo è il fascino delle corde pizzicate ed “elettrizzate” a catturarlo, fortemente trasmesse da i genitori entrambi chitarristi e liutisti interpreti di musica barocca e popolare, che spingono il giovane a scoprire ed esibirsi con la chitarra elettrica in ambienti “rock” del Nord Italia. L’attrattiva per questo strumento segnerà l’intero percorso del giovane per le diverse interpretazioni che darà successivamente alla musica barocca.
All’età di 11 anni inizia lo studio della viola da gamba con il M° Alberto Rasi presso il Conservatorio “E.F. Dall’Abaco” di Verona, dove ha l’occasione di scoprire il repertorio per la viola da gamba e all’età di 16 anni inizia a collaborare con diversi gruppi di fama europea, esibendosi in Festival e concerti in Europa. Tra i più significativi e conosciuti ricordiamo la partecipazione all’Orchestra Barocca di Villa Contarini, diretta da Roy Goodman e Alfredo Bernardini, l’Orchestra Barocca di Verona diretta da Alberto Rasi e Trondheim Barokk, diretta da Sigiswald Kuijken. Assieme alle diverse partecipazioni e concerti, decide di frequentare diverse Masterclass con importanti violisti quali Jordi Savall, Paolo Pandolfo, Philippe Pierlot, Lorenz Duftschmid e Guido Balestracci, esperienze che segneranno una svolta significativa e una presa di coscienza dello strumento, oltre che alla conoscenza del suo futuro successivo Maestro. Nel 2014 termina la sua esperienza con il M° Rasi, conseguendo il Diploma con la votazione di 10 e lode più menzione speciale.
Dal 2010 è membro stabile del gruppo Ensemble Kapsberger diretto da Rolf Lislevand, l’innovativo gruppo che dagli anni novanta propone il repertorio per liuto del Seicento in veste moderna e improvvisata.
Nel 2013 inizia a studiare con il M° Paolo Pandolfo alla Schola Cantorum Basiliensis. In questi anni approfondisce la tecnica dello strumento abbinato ad un intenso studio personale e dando sempre più importanza e spazio alle esibizioni e concerti. Sono gli anni in cui si esibisce con La Cetra Barockorchester, Tonhalle Orchester Zurich, Münchner Philarmoniker, The Norwegian Soloist Choir, Trondheim Barokk, Concerto Romano, Armonico Tributo Consort, sotto la direzione di personalità artistiche quali Andrea Marcon, Paul Mccreesh, Jörg-Andreas Bötticher, Lorenz Duftschmid, Emma Kirkby, Jakob Lindberg, Marco Ambrosini, Atle Sponberg, Gjermund Larsen, Anton Steck, Martin Gester, Jan Van Elsacker, Grete Pedersen, Alberto Rasi, Alessandro Quarta.
Tra i maggiori Festival e sale da concerto ricordiamo Utrecht Oude Muziek Festival, Menuhin Festival Gstaad, Gasteig München Philarmonie, Salzburg Festspiele, Tonhalle Zurich, Göttingen Händel-Festspiele, Styriarte Festspiele, Festival Ambronay, Festtage Alte Musik Basel, Oslo Chamber Music Festival, Wunderkammer Festival Trieste, Muziekgebouw Amsterdam, Trondheim Barokkfest, Automne Musical de Spa, Festival Printemps des Arts di Montecarlo.
Sempre dal 2013 partecipa periodicamente al Kammermusikkfestival di Oslo, invitato dal noto violista norvegese Arve Tellefsen; oltre alle attività di solista e partecipazioni a questi importanti eventi, ha un duo con il liutista Jadran Duncumb e un trio con la cembalista Paola Erdas.
Nel 2015 ottiene il Bachelor of Music and Arts e nel 2017 ottiene il Master of Music And Arts presso la Schola Cantorum Basiliensis.
Nel 2016 André Lislevand ha intrapreso un nuovo progetto musicale chiamatoHanané, che prende nome da un’omonima melodia armena, prima tra i loro arrangiamenti. È composto da voce, violino, viola da gamba e chitarra, proponendo musica “nomade”, tradizionale dell’est Europa, rivista e arrangiata in collaborazione con la cantante Marie Pornon.
Nel 2017 è stato ammesso al Post-Graduate nella classe del M° Vittorio Ghielmi all’Università Mozarteum di Salisburgo, con cui ha l’occasione di collaborare durante il periodo di studio.
Paolo Pandolfo lo ha definito come “…un giovane eccellente maestro della viola da gamba, la cui sensibilità musicale è ricca di idee di alto livello artistico”.
VenEthos Ensemble viene fondato nel 2016 da Giacomo Catana, Mauro Spinazzè, Francesco Lovato e Massimo Raccanelli, con la volontà di proporre una nuova lettura su strumenti originali dei grandi capolavori quartettistici del XVIII e XIX secolo.
I componenti dell’ensemble hanno maturato le loro esperienze professionali e musicali al fianco di artisti come A. Marcon, G. Carmignola, L. Van Dael, H. Kurosaki, H. Beyerle, B. Weil, H. Muller, J. Meissl, il Trio di Parma, i Sonatori de la gioiosa Marca, il Quartetto Kuss e il Quartetto di Cremona, approfondendo lo studio del grande repertorio cameristico e la prassi esecutiva storicamente informata.
Sin da subito il quartetto ottiene grandi riconoscimenti di pubblico ed è invitato da rinomate società concertistiche Italiane ed estere come Amici della musica di Padova, Mozartiana Festival di Gdànsk (Polonia), Società Veneziana di concerti, Festival “Concentus Moraviae” (Rep. Ceca), Asolo Musica, Circolo culturale Bellunese.
Nel 2017 il VenEthos Ensemble è stato selezionato per il progetto “Le Dimore del Quartetto” e nel 2018 si è esibito al fianco di Giuliano Carmignola al Festival di musica antica sulle Dolomiti “Arte e musica tra Pelmo e Civetta”; l’anno successivo il quartetto è stato “ensemble in residence” dello stesso festival su invito di Andrea Marcon, con il quale l’ensemble ha suonato in diversi concerti.
I membri di VenEthos Ensemble collaborano in veste di prime parti e solisti con alcune delle principali orchestre specializzate nelle esecuzioni su strumenti originali: Venice Baroque Orchestra, La Cetra Barockorchester Basel, I Sonatori de la gioiosa Marca, Il Pomo d’Oro, Opera Stravagante, L’Arte dell’Arco, esibendosi regolarmente nelle più importanti sale da concerto e festival del mondo: Musikverein di Vienna, Philharmonie di Berlino, Salzburger Festspiele, Royal Albert Hall e Barbican Centre di Londra, Concertgebouw di Amsterdam, Théâtre des Champs-Élysées di Parigi, Carnegie Hall di New York, Tokyo Opera City, Tchaikovsky Concert Hall di Mosca, Mariinskij Concert Hall di San Pietroburgo etc.
Il nome VeneEthos è unione delle parole “Veneto”, terra di provenienza dei quattro musicisti, e “Ethos”, teoria degli antichi greci secondo la quale la musica poteva condizionare il comportamento morale degli uomini.
Teofil Milenkovic
Nato a Frosinone l’11 Gennaio 2000, Teofil Milenkovic inizia a suonare il violino in giovanissima età, sotto la guida dei genitori, entrambi violinisti. Il suo straordinario talento è confermato da oltre 30 primi premi, vinti in vari concorsi nazionali ed internazionali, a cominciare dal Concorso Internazionale per Giovani talenti di S. Bartolomeo, vinto a soli 4 anni, seguito da numerose successive affermazioni molto rilevanti quali: 1° premio assoluto “Premio Salieri 2018” e premio speciale “Virtuosité” al Concorso Internazionale Giovani Musicisti di Legnago, 1° premio e premio speciale dell’Orchestra Filarmonica ‘Mihail Jora’ di Bacau al Concorso Internazionale “Città di Barlassina” (2015), premio speciale della Giuria al Concorso Rudolf Lipizer di Gorizia (2012), ecc. Nel 2014 è stato insignito della Borsa di Studio Unicredit “Maura Giorgetti” conferita dalla Filarmonica della Scala ai migliori talenti di violino e violoncello. Nel febbraio 2021 si è aggiudicato il primo premio al Concorso Internazionale “Carlo Maria Giulini” per la categoria solisti.
Nonostante la giovane età, ha già intrapreso una notevole carriera: a soli nove anni si è esibito da solista con orchestra all’apertura delle stagioni concertistiche di Roma (Teatro Olimpico) e Lecce (Teatro Greco), suonando i concerti per violino di Mendelssohn e Mozart. Ha inoltre partecipato a vari concerti e festival nazionali ed internazionali, quali il Festival des Portes du Mercantour in Francia, “Mozart” Festival di Sassonia, Festival Krka in Slovenia, Festival Bojcinsko Leto in Serbia, ecc. Come solista si è esibito con varie orchestre, tra le quali I Solisti Veneti (dir. Claudio Scimone), J. Futura Orchestra (dir. Fabrizio Dini Ciacci), I Cameristi Triestini (dir. Fabio Nossal), Orchestra Sinfonica di Lecce (dir. Marcello Panni), Orchestra della RTV di Serbia (dir. Branimir Djokic), Orchester des Musischen Gymnasiums Salzburg (dir. Antonio Ballista), Orchestra Filarmonica “Mihail Jora” di Bacau (Romania) diretta dal M° Ovidiu Balan, ecc. Nel 2015 è stato scelto dalla Fondazione Stradivari di Cremona per tenere tre audizioni-concerto presso l’Auditorium del Museo del Violino con lo Stradivari “Vesuvio” del 1727, riscuotendo entusiastici consensi da pubblico e stampa.
Francesco Benini
Nato a Verona l’11 Febbraio 1997, si avvicina al pianoforte all’età di 7 anni studiando prevalentemente da
autodidatta fino al 2012, quando si iscrive al corso di “pianoforte moderno” del L.A.M.S., per poi passare al
corso “pianoforte jazz” nel 2016. In questi anni studia brani ragtime e classici, accostandoli alla nuova
passione per il rock progressivo e alla scoperta del jazz. Nel 2015 arriva secondo al “premio migliori allievi”
delle scuole convenzionate con il Conservatorio di Vicenza, esibendosi anche al conservatorio di Verona.
Dal 2016 frequenta per due anni la “Ritmosinfonk Jazz Lab”, un laboratorio dedicato al jazz e
all’improvvisazione in grande formazione. Nel 2017 si iscrive al corso di pianoforte jazz, al Conservatorio di
Trento, dove ha studiato con Roberto Cipelli e Robert Bonisolo e sta per conseguire la laurea al triennio
accademico. Nel 2017 e 2018 frequenta i seminari di Nuoro Jazz con Dado Moroni, partecipando alle
masterclass di Kenny Barron e Peter Bernstein. Nel 2017 partecipa anche ai seminari “Umbria Jazz Clinics”
tenuti dalla scuola Berklee di Boston durante il festival “Umbria Jazz”. La passione per il rock progressivo lo
avvicina ad altri strumenti a tastiera, come l’organo Hammond e il sintetizzatore Moog; inizia ad occuparsi
anche di tecnologie musicali e di registrazione sonora. Nel 2017 forma il quartetto jazz “Raise Four” con il
quale ha suonato in diverse occasioni a Venezia, Milano, Rovereto e a Verona al Mura Festival. Ha suonato
in piano solo e in trio per vari eventi, registrando un concerto al Centro Musica di Trento. Si dedica anche
alla composizione e all’arrangiamento di brani originali e allo studio del pianismo jazz tipico della “tradizione”.
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