Marzo, 2017
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(Venerdì) 20:30
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BalletBoyz® Direzione Artistica Michael Nunn & William Trevitt Compagnia composta da dieci strepitosi giovani talenti, è considerata come una delle forze più sfacciatamente originali ed innovative nel panorama della modern dance, pionieri dell’idea
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BalletBoyz®
Direzione Artistica
Michael Nunn & William Trevitt
Compagnia composta da dieci strepitosi giovani talenti, è considerata come una delle forze più sfacciatamente originali ed innovative nel panorama della modern dance, pionieri dell’idea di una danza per tutti, hanno raggiunto un vasto pubblico grazie ai loro applauditi lavori in teatro e in televisione.
Life./Vita.
nuova produzione 2016
Un elegante, energico, provocatorio sguardo alla vita e alla morte, presentato con l’inimitabile stile BalletBoyz.
danzatori
Andrea Carrucciu, Simone Donati, Flavien Esmieu, Marc Galvez, Edward Pearce, Harry Price, Matthew Rees, Jordan Robson, Matthew Sandiford, Bradley Waller
RABBIT
Prima assoluta Londra, Sadlers Wells 20 aprile 2016
Coreografia Pontus Lidberg
Musica Henryk Mikolaj Górecki,Kleines Requiem für eine Polka,Op 66
Luci : James Farncombe
In Rabbit ritroviamo l’abituale intelligenza e l’interesse per gli animali di Lidberg, una delle stelle più brillanti della danza scandinava, in un lavoro intrigante sull’esclusione e il desiderio di appartenenza alla comunità.
Il lavoro che si apre con due uomini in scena incuriosisce subito lo spettatore,dal momento che, uno di loro indossa una testa di coniglio. Entrano altri danzatori tutti vestiti in modo simile, anche se non sempre con la testa di coniglio, variando costantemente la dinamica , Rabbit ha un che di onirico; attinge al subconscio e alla sfera psicologica , in una scatola scenica illuminata da luce lunare . Lidberg ha tratto dai danzatori una qualità di movimento morbida, quasi senza peso, in cui uomini adulti trasportati in aria appaiono leggeri come piume e in cui la danza mantiene la sua notevole fluidità per tutto il pezzo. La scelta di Lidberg di usare la musica di Henryk Gorecki crea un intelligente contrappunto al movimento.
Su questa sua creazione il coreografo lascia libero lo spettatore di elaborare un proprio significato “ È come quando si guarda un quadro , dice , il guardarlo ci può arrivare a dire molte più cose su noi stessi che non sul quadro stesso “
FICTION
Prima assoluta Londra, Sadlers Wells 20 aprile 2016
Coreografia Javier de Frutos
Musica Ben Foskett, P.Jabara Last Dance
Luci : James Farncombe
L’inizio è surreale : una voce annuncia che il coreografo Javier de Frutos e’ morto. Una circostanza fortuita, durante l’intervallo frammenti di plastica sono caduti in palcoscenico e gli sono costati la vita. Ovviamente Javier de Frutos e’ vivo , voleva solo creare un lavoro sulla morte e gli sembrava scortese farlo su quella di qualcun altro.
I danzatori in scena davanti ad una grande sbarra cominciano a muoversi come se le parole fossero il motore del loro movimento. Il lavoro progredisce in qualcosa di molto speciale con un uso virtuosistico della sbarra , sopra e sotto e con movimenti spesso a canone e a volte all’unisono in quello che sembra un flusso incessante di creatività e immaginazione.
Le emozioni traboccano , un individuo sembra essere escluso dal gruppo , un altro viene prevaricato, de Frutus non solo sa come il corpo maschile si muove ma anche che cosa motiva chi lo possiede e tutto questo si ritrova nella riuscitissima coreografia .
Testo raccolto da Louise Schawartzkoff, Time Out’s UK e Gerald Dowler per Balletto Oggi.
approfondisci sul web:
BalletBoyz / LIFE [sito ufficiale]
Video
Life. on tour now from BalletBoyz on Vimeo.
[custom_font font_size=’11’ line_height=’26’ font_style=’none’ text_align=’left’ font_weight=’300′ color=” background_color=” text_decoration=’none’ text_shadow=’no’ padding=’0px’ margin=’0px’]foto / crediti: BalletBoyz / Life.-(Rabbit) foto di Tristram Kenton[/custom_font]
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Teatro Ristori
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