Fandango – I Virtuosi Italiani

«Arte trasversale»  è la serata che artisti come il virtuoso della chitarra Giulio Tampalini, uno dei più acclarati e spettacolari del momento - assieme al Quartetto d’archi de I Virtuosi Italiani e la danzatrice specialista in danza spagnola, la carismatica Anna Violetta Beschi. Anna Violetta Beschi danzerà in due episodi: nella famosa «Ritirata di Madrid» e anche durante il Fandango, entrambe originali di Luigi Boccherini (1743 - 1805). La serata è infatti dedicata interamente al grande compositore di Lucca, con brani tutti originali. «Il quartetto d’archi Virtuosi Italiani è una formazione tra le maggiori in Italia: sono tutti solisti e suonano insieme. È uno spettacolo di grande suggestione - assicura il chitarrista - le musiche, come le antiche danze del Fandango, la Sarabanda, sono tutte per danza. Le pagine di Boccherini non esaltano tanto il dialogo tra danza e musica, ma, direi, fanno tornare l’arte dei suoni alle sue origini».

Tra il 1798 e il 1799 Boccherini trascrive e raduna in due raccolte dodici quintetti, originariamente composti per organici diversi, affidandoli a una formazione strumentale piuttosto insolita: al quartetto d'archi classico (formato da due violini, viola e violoncello) il compositore aggiunge la chitarra. La scelta dello strumento è un omaggio al committente e dedicatario delle due raccolte, il marchese di Benavente. Eccellente chitarrista dilettante e ammiratore sincero di Boccherini, il mecenate madrileno ospita un'orchestra stabile nel suo palazzo, frequentato da intellettuali, musicisti e pittori (fra i quali spicca il nome di Goya, intimo amico di Boccherini); proprio all'italiano, il marchese aveva affidato l'incarico di direttore della musica.

L'impiego della chitarra trova, del resto, un'altra giustificazione nell'interesse nutrito da Boccherini per il folclore del paese di cui è ospite da lungo tempo. In numerose occasioni elementi pittorici, danze popolari e scene di vita madrilena concorrono ad arricchire le pagine di musica colta del compositore italiano.

La trascrizione dei quintetti e l'aggiunta della chitarra risalgono agli ultimi anni di vita di Boccherini, quando il maestro torna sulla propria musica per rielaborare alcune tra le opere più amate; attinge allora alla sua vastissima produzione cameristica, entro la quale il genere del quintetto ricopre il ruolo di centro focale. Se la frequentazione assidua del Quintetto testimonia, da un lato, il contatto continuo mantenuto da Boccherini col classicismo viennese (in particolare con la musica di Haydn), dall'altro ne rivela l'autonomia creativa: l'opera di Boccherini, soprattuto nel caso dei quintetti con due violoncelli e di quelli con la chitarra, si fregia di originalità assoluta. Il suo stile si sviluppa in direzioni autonome rispetto a quelle percorse dal classicismo viennese. Le forme boccheriniane sono comprese a pieno solo accettando la quasi completa estraneità del compositore rispetto al modus operandi della forma-sonata classica.

Il genere del Quintetto, in particolare, diviene il luogo privilegiato entro cui convogliare la propria abbondantissima vena melodica: i temi sgorgano frequenti, l'uno di seguito all'altro, spesso renitenti a piegarsi al principio dialettico dell'opposizione drammatica, così tipico del sonatismo classico; sono capaci di oltrepassare i limiti loro concessi (i limiti formali dell'Esposizione, per intenderci) e di invadere zone come quelle dello Sviluppo, comunemente dedicate alla rielaborazione di temi già uditi. Boccherini discorre, racconta attraverso la sua musica una storia continua, una storia che non conosce improvvise battute d'arresto: i suoi temi s'inseguono come le onde che si rifrangono sulla scogliera; sono improntati a uno spirito comune, sono incapaci di "combattersi". Tutto ciò intacca anche il linguaggio armonico, che ha poco in comune con quello dei viennesi: la successione dei piani tonali, spesso imprevedibile, approda a esiti assolutamente originali.

Info Spettacolo

domenica, 30 Marzo 2025 H 20:30
Spazio S. Pietro in Monastero

Programma evento

Luigi Boccherini
Quintetto n. 7 in mi minore per chitarra e archi, G 451
Quintetto n. 9 in do maggiore per chitarra e archi, G 453
Quintetto n. 4 in re maggiore per chitarra e archi, G 448 “Fandango”

Artisti e Compagnia

Giulio Tampalini chitarra
Anna Violetta Beschi danzatrice di flamenco

QUARTETTO D’ARCHI DE I VIRTUOSI ITALIANI
Alberto Martini e Davide Dondi violini
Giuseppe Miglioli viola
Federico Toffano violoncello

GIULIO TAMPALINI chitarra

Giulio Tampalini è oggi uno dei più conosciuti e carismatici chitarristi italiani, apprezzato oggi in tutto il mondo. Artista Warner Classics, vincitore del Premio delle Arti e della Cultura, con più di 45 dischi solistici all’attivo, docente presso il Conservatorio Donizetti di Bergamo e presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola e in corsi di perfezionamento in Italia e all’estero  e l’onore di aver suonato per il Papa in Vaticano.

Vincitore di alcuni dei maggiori concorsi di chitarra internazionali, a cominciare dal primo premio al Concorso Internazionale “Narciso Yepes” di Sanremo (presidente della giuria Narciso Yepes), al T.I.M. di Roma nel 1996 e nel 2000 e al “De Bonis” di Cosenza, fino alle affermazioni al “Pittaluga” di Alessandria, al “Fernando Sor” di Roma e al prestigioso “Andrès Segovia” di Granada, tiene concerti da solista e accompagnato da orchestre sinfoniche in tutta Italia, Europa, Asia ed America (Teatro La Fenice Venezia, Parco della Musica Roma, Shubert Theatre Tremont Boston U.S.A., Teatro Renascença Porto Alegre BRAZIL, Ithaca College New York U.S.A., Qintai Grand Theatre Wuhan CHINA, Cearte Arts Centre Baja California MEXICO, Muhsin Ertuğrul Theatre Istanbul TURKEY, Safadi Foundation LEBANON, Nadine Chaudier Thetare Avignon FRANCE, Musée international de la Croix-Rouge Geneve SWITZERLAND,  Salle Jacques Huisman Théâtre National Bruxelles BELGIUM ecc). Nel 2008  ha partecipato al Concerto di Natale in Vaticano in onore del Papa. Numerose sono le sue collaborazioni musicali, tra cui quella con le prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.

Il suo doppio CD “Francisco Tarrega: Opere complete per chitarra” è stato premiato con la Chitarra d’Oro al Convegno Internazionale di Chitarra di Alessandria come Miglior CD dell’anno. E’ stato inoltre premiato con la Chitarra d’Oro come miglior talento italiano e per la promozione e divulgazione, in quanto direttore artistico dell’Italian Guitar Campus.

Tra i numerosi dischi che ha pubblicato si segnalano il “Concierto de Aranjuez” di Joaquin Rodrigo per chitarra e orchestra, registrato con l’Orchestra del Festival Internazionale Arturo Benedetti Michelangeli, la raccolta completa delle Sei Rossiniane di Mauro Giuliani, il Concerto n. 1 op. 99, il Quintetto op. 143 e il Romancero Gitano di Mario Castelnuovo-Tedesco, registrati con l’Orchestra Haydn di Bolzano, l’opera completa per chitarra di Miguel Llobet, l’opera completa di Luigi Mozzani e Ottorino Respighi, le Sonate per chitarra di Angelo Gilardino,  l’opera completa per chitarra di Heitor Villa-Lobos e l’integrale delle opere per chitarra sola in 8 CD di Luigi Legnani, progetto realizzato per la prima volta al mondo su video.

Giulio Tampalini è docente di chitarra presso la Fondazione Accademia Internazionale di Imola e presso il Conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo, tiene regolarmente corsi e masterclass in tutta Italia e all’estero. E’ artista D’Addario e suona chitarre del liutaio inglese Philip Woodfield.

ANNA VIOLETTA BESCHI danzatrice di flamenco

Inizia lo studio della danza classica fin dall’età di sei anni. Si diploma come insegnante di danza classica presso “AIDA, Associazione Insegnanti Danza Accademica, Diplomati presso il Teatro alla Scala”. Dal 2024 è entrata a far parte dei soci AIDA. Studia con maestri di fama internazionale, come Eliane Arditi, Marisa Caprara, Amelia Colombini, Letizia Fabbrucci, Ioulia Sofina. ANianca lo studio della danza coreutica, a quello di altri stili. Studia infatti, da numerosi anni flamenco presso la compagnia Il Contrattempo, di Brescia, con la quale si esibisce regolarmente.

Approfondisce questo stile a Jerez De La Frontera diplomandosi con la “SDS, Sociedad De Danza Española” e a Siviglia, con maestri di fama internazionale. Inizia lo studio del tango argentino presso la Escuela de Tango di Brescia e svolge stage presso la Escuela DNI Tango a Buenos Aires. Dal 2011 insegna danza classica presso la scuola Il Contrattempo al Teatro Centro Lucia di Botticino e presso la prestigiosa sede di Palazzo Bettoni a Brescia.

Dal 2016 al 2020 ha insegnato tango argentino presso la Escuela de Tango di Brescia. Ha frequentato l’Università degli studi di Bergamo presso la Facoltà di Scienze Psicologiche.

E’ in possesso del diploma di Laboratorio Triennale di Musicoterapia dell’Università degli Studi di Milano, presso il Dipartimento di Bioclimatologia medica della Facoltà di Medicina. Svolge regolarmente l’attività di danzatrice.

Info e Biglietteria

BIGLIETTERIA I VIRTUOSI ITALIANI
Verona, Piazzetta Ottolini n. 9
Lunedì, Martedì e Mercoledì dalle 15.30 alle 18.00
Giovedì dalle 10.30 alle 13.00

oppure su prenotazione:
Mobile, WhatsApp, Telegram
+39 392 7178741  / +39 045 8006411
[email protected] 
presso il Teatro Ristori o San Pietro in Monastero a partire da un’ora prima del concerto

domenica, 30 Marzo 2025 H 20:30domenica, 30 Marzo 2025 H 20:30domenica, 30 Marzo 2025 H 20:30

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