Genere: Per le famiglie
Marzo
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Teatro Ristori
via Teatro Ristori,7 - Verona
Dettagli
Enea nello spettacolo compie due viaggi, uno fisico e uno metaforico. Il suo viaggio per mare è quello di un profugo di guerra come quelli che affollano
Dettagli
Enea nello spettacolo compie due viaggi, uno fisico e uno metaforico. Il suo viaggio per mare è quello di un profugo di guerra come quelli che affollano oggi la nostra cronaca.
La tradizione romana, quindi, assegna il ruolo di predestinato alla fondazione della propria civiltà un uomo che, pur avendo una parte di DNA divino, è un uomo comune, sconfitto, sfortunato, pieno di dubbi e di incertezze.
Cosa ci impedisce di pensare che un uomo con le stesse caratteristiche di Enea, straniero, profugo, sommerso, non possa oggi essere veicolo di un bagaglio culturale degno di un impero come quello romano? E se Roma ha voluto accogliere dall’estero, dal paese di origine del profugo Enea, una cultura diversa, straniera e porla a fondamento della propria civiltà, cosa ci vieta di pensare che sia addirittura possibile la stessa cosa con i migranti che ci raggiungono?
Il viaggio metaforico che compie, nella discesa agli inferi, è il cardine del nostro spettacolo: scendere negli inferi significa avventurarsi nella parte più oscura, alla ricerca dei nostri desideri, delle nostre ombre e delle nostre estreme possibilità.
Duemila anni fa l’imperatore romano Augusto sentì la necessità di far coincidere l’origine leggendaria di Roma con l’origine della sua famiglia, come a voler rintracciare la propria identità in quella di Roma. Duemila anni dopo, lo spettacolo, seguendo le tracce di Enea, ci invita a consultare la nostra personale Sibilla, a scendere nei nostri inferi, a dare un nome alle nostre tragedie, a compiere un viaggio per poter rintracciare le origini della nostra identità e collocarla all’interno di una comunità più ampia.
Lo spettacolo è consigliato per bambini e ragazzi a partire dai 12 anni
Biglietti online
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Marzo, 2023
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I Virtuosi Italiani
I Vitruosi Italiani 20-21
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Stagione 2017-2018
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Stagione 2019-2020
Stagione 2020-2021
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via Teatro Ristori,7 - Verona
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Enea nello spettacolo compie due viaggi, uno fisico e uno metaforico. Il suo viaggio per mare è quello di un profugo di guerra come quelli che affollano
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Enea nello spettacolo compie due viaggi, uno fisico e uno metaforico. Il suo viaggio per mare è quello di un profugo di guerra come quelli che affollano oggi la nostra cronaca.
La tradizione romana, quindi, assegna il ruolo di predestinato alla fondazione della propria civiltà un uomo che, pur avendo una parte di DNA divino, è un uomo comune, sconfitto, sfortunato, pieno di dubbi e di incertezze.
Cosa ci impedisce di pensare che un uomo con le stesse caratteristiche di Enea, straniero, profugo, sommerso, non possa oggi essere veicolo di un bagaglio culturale degno di un impero come quello romano? E se Roma ha voluto accogliere dall’estero, dal paese di origine del profugo Enea, una cultura diversa, straniera e porla a fondamento della propria civiltà, cosa ci vieta di pensare che sia addirittura possibile la stessa cosa con i migranti che ci raggiungono?
Il viaggio metaforico che compie, nella discesa agli inferi, è il cardine del nostro spettacolo: scendere negli inferi significa avventurarsi nella parte più oscura, alla ricerca dei nostri desideri, delle nostre ombre e delle nostre estreme possibilità.
Duemila anni fa l’imperatore romano Augusto sentì la necessità di far coincidere l’origine leggendaria di Roma con l’origine della sua famiglia, come a voler rintracciare la propria identità in quella di Roma. Duemila anni dopo, lo spettacolo, seguendo le tracce di Enea, ci invita a consultare la nostra personale Sibilla, a scendere nei nostri inferi, a dare un nome alle nostre tragedie, a compiere un viaggio per poter rintracciare le origini della nostra identità e collocarla all’interno di una comunità più ampia.
Lo spettacolo è consigliato per bambini e ragazzi a partire dai 12 anni
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SCARICA IL MODULO PER LE SCUOLEProssimi eventi
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Enea nello spettacolo compie due viaggi, uno fisico e uno metaforico. Il suo viaggio per mare è quello di un profugo di guerra come quelli che affollano oggi la nostra cronaca.
La tradizione romana, quindi, assegna il ruolo di predestinato alla fondazione della propria civiltà un uomo che, pur avendo una parte di DNA divino, è un uomo comune, sconfitto, sfortunato, pieno di dubbi e di incertezze.
Cosa ci impedisce di pensare che un uomo con le stesse caratteristiche di Enea, straniero, profugo, sommerso, non possa oggi essere veicolo di un bagaglio culturale degno di un impero come quello romano? E se Roma ha voluto accogliere dall’estero, dal paese di origine del profugo Enea, una cultura diversa, straniera e porla a fondamento della propria civiltà, cosa ci vieta di pensare che sia addirittura possibile la stessa cosa con i migranti che ci raggiungono?
Il viaggio metaforico che compie, nella discesa agli inferi, è il cardine del nostro spettacolo: scendere negli inferi significa avventurarsi nella parte più oscura, alla ricerca dei nostri desideri, delle nostre ombre e delle nostre estreme possibilità.
Duemila anni fa l’imperatore romano Augusto sentì la necessità di far coincidere l’origine leggendaria di Roma con l’origine della sua famiglia, come a voler rintracciare la propria identità in quella di Roma. Duemila anni dopo, lo spettacolo, seguendo le tracce di Enea, ci invita a consultare la nostra personale Sibilla, a scendere nei nostri inferi, a dare un nome alle nostre tragedie, a compiere un viaggio per poter rintracciare le origini della nostra identità e collocarla all’interno di una comunità più ampia.
Lo spettacolo è consigliato per bambini e ragazzi a partire dai 12 anni
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SCARICA IL MODULO PER LE SCUOLE23Mar(Mar 23)20:00Andrea Motis20:00 via Teatro Ristori,7 - VeronaGenere:JazzACQUISTA ONLINE
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(Giovedì) 20:00
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Teatro Ristori
via Teatro Ristori,7 - Verona
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Andrea Motis porta sul palcoscenico del Teatro Ristori un concerto in trio spaziando nel suo repertorio.
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Andrea Motis porta sul palcoscenico del Teatro Ristori un concerto in trio spaziando nel suo repertorio.
Biglietti online
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(Venerdì) 20:00
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Teatro Ristori
via Teatro Ristori,7 - Verona
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M. Bruch Romanza in Fa Maggiore per viola e orchestra (versione per archi di F. Fiore) F. Fiore Concerto in un movimento in sol minore per viola e orchestra
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M. Bruch
Romanza in Fa Maggiore per viola e orchestra (versione per archi di F. Fiore)
F. Fiore
Concerto in un movimento in sol minore per viola e orchestra
F. Fiore
Postludio per orchestra d’archi (Prima Esecuzione Assoluta)
P. I. Tchaikovsky
Serenata per archi in Do Magg. Op. 48
Organizzatore
I Virtuosi Italiani
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ACQUISTA ONLINE28Mar(Mar 28)20:00SCHUBERTIADE20:00 via Garibaldi 3, VeronaGenere:CollaborazioneACQUISTA ONLINE
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(Martedì) 20:00
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Spazio S. Pietro in Monastero
via Garibaldi 3, Verona
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Marcello Fera Nuova Composizione in Prima Assoluta Franz Schubert Quintetto per pianoforte in la maggiore "Forellen-quintett" (La trota), op. 114, D. 667
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Marcello Fera
Nuova Composizione in Prima Assoluta
Franz Schubert
Quintetto per pianoforte in la maggiore “Forellen-quintett” (La trota), op. 114, D. 667
Organizzatore
I Virtuosi Italiani
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ACQUISTA ONLINE31Mar(Mar 31)20:00Il Mago di Oz20:00 via Teatro Ristori,7 - VeronaGenere:MusicalACQUISTA ONLINE
Ora
(Venerdì) 20:00
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Teatro Ristori
via Teatro Ristori,7 - Verona
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Dorothy è una piccola bambina orfana che abita in Kansas con i suoi zii. Un giorno, un tornado spazza via la loro casa, con Dorothy all’interno, trasportandola nel
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Dorothy è una piccola bambina orfana che abita in Kansas con i suoi zii. Un giorno, un tornado spazza via la loro casa, con Dorothy all’interno, trasportandola nel paese di Oz. Qui, la casa, cadendo per terra, schiaccia la strega malvagia dell’Est.
Nel paese di Oz, infatti, esistono quattro streghe: due buone (quelle del Nord e del Sud) e due cattive (quella dell’Est e quella dell’Ovest). Nella capitale del regno, la città di Smeraldo, vi è inoltre un potentissimo mago, il mago di Oz.
Presto Dorothy incontra la strega del Nord, che la ringrazia per aver tolto di mezzo la strega malvagia dell’Est e le dona le sue scarpette di cristallo. Dorothy chiede alla strega di aiutarla a tornare in Kansas ma lei non può fare nulla per lei, le suggerisce quindi di recarsi nella città di Smeraldo per chiedere aiuto al mago di Oz.
Dorothy si incammina così verso la città e incontra tre compagni: uno spaventapasseri che vorrebbe avere un cervello, un boscaiolo di latta che vorrebbe avere un cuore e un leone che vorrebbe essere coraggioso. I quattro compagni superano gli ostacoli lungo la strada e giungono al cospetto del mago di Oz, che promette loro di aiutarli a esaudire ogni desiderio: prima, però, dovranno uccidere la strega malvagia dell’Ovest.
Iniziano da qui le avventure dei quattro compagni di viaggio che portano Dorothy a una nuova consapevolezza.
Lo spettacolo è in lingua originale con sopratitoli in italiano.