Febbraio, 2019

14Feb(Feb 14)20:30L’ARPEGGIATA - C. PLUHAR tiorba e dir. - C. SCHEEN soprano, V. CAPEZZUTO altoMUSIC FOR A WHILE - improvvisazioni su Henry Purcell20:30 Genere:Barocca,Stagione 2018-2019acquista ONLINEBiglietteria

Ora

(Giovedì) 20:30

Dettagli

 

L’ARPEGGIATA su strumenti originali

Christina Pluhar – tiorba e direttore
Céline Scheen – soprano
Vincenzo Capezzuto – alto
Gianluigi Trovesi – clarinetto
Doron Sherwin – cornetto
Judith Steenbrink – violino barocco
Eero Palviainen – liuto & chitarra barocca
Sergey Saprichev – percussioni
Boris Schmidt – contrabbasso
Francesco Turrisi – pianoforte & clavicembalo
Haru Kitamika – clavicembalo & organo

 

H. Purcell “MUSIC FOR A WHILE”
Improvvisazioni su Henry Purcell

Maurizio Cazzati Ciaccona Strumentale

Music for a while (da: Orpheus Britannicus, Vol. II, Z. 583 no. 2, 1702)

Céline Scheen

‘Twas within a furlong of Edinborough Town (da: The Mock Mariage, Z. 605/2, published in the Third book of ‘Deliciæ Musicæ’, London by Henry Playford, 1696)

Vincenzo Capezzuto

Nicola MatteiLa Dia SpagnolaStrumentale

A Prince of glorious race descended (da: Orpheus Britannicus, 1702)

Céline Scheen

One charming night (da: Secresy’s Song, da The Fairy Queen, an operatic adaptation of  Shakespeare’s Midsummer Night’s Dream, Z. 629 no. 13 published in Orpheus Britannicus, Vol. II, 1692)

Vincenzo Capezzuto

Ah! Belinda (da: Dido and Aeneas, Z. 626, no. 37, published in Orpheus Britannicus, 1702)

Céline Scheen

An EVENING HYMN on a ground (da: Harmonia Sacra, &c. The First BOOK, Z. 193)

Vincenzo Capezzuto

Strike the viol (da: Orpheus Britannicus Book I, 1706)

Céline Scheen

When I am laid (Dido’s Lament) (da: Dido and Aeneas, Z. 626, no. 37, published in Orpheus Britannicus, 1702)

Céline Scheen

Wondrous machine! (da: Hail! Bright Cecilia Z. 328, 1692)

Vincenzo Cappezuto

Two upon a Ground (Chaccone from: ‘Diolclesian’)Strumentale

Here the Deities approve (da: Wellcome to all pleasures, 1683)

Vincenzo Capezzuto

Canario Improvisation strumentale

Man is for woman made(da:A Song in the Mock-Mariage, Sung by Miss Cross.)

Vincenzo Cappezuto

Curtain Tune on a Ground(da: Timon of Athens, Z.632)Strumentale

O, let me forever weep (The plaint)

(da: The Fairy Queen, an operatic adaptation of Shakespeare’s Midsummer Night’s Dream published in Orpheus Britannicus, Vol. II, 1692, Z. 629 no. 40, 1702)

Céline Scheen

Hark! how the songsters of the grove (da: published in Orpheus Britannicus, Vol. II, 1692, Z. 629 no. 40, 1702)

Céline Scheen, Vincenzo Capezzuto

 

 

La musica antica è noiosa? Per niente, e non soltanto per via della bellezza del repertorio. Nella pratica dell’improvvisazione e nello spirito “popolare” della musica cinquecentesca e seicentesca si annidano il divertimento e il gioco, e ciò cattura un pubblico vastissimo.
La tiorbista, liutista e chitarrista austriaca Christina Pluhar, a capo dell’Arpeggiata, uno dei maggiori ensemble di musica antica e barocca, spiega così il successo di un repertorio secolare anche presso il pubblico che normalmente non ascolta la musica classica: “Questa musica corrisponde molto direttamente alla natura umana, nell’armonia e nella melodia, e anche gli strumenti sono timbricamente molto caratterizzati, dai colori molto belli. E poi c’è il canto; la voce nella musica antica è molto naturale, a differenza di quella impostata della lirica”. C’è in effetti da parte degli ascoltatori anche una curiosità verso strumenti come il salterio, il cornetto o la viella, spariti ormai dalla scena concertistica e musicale in genere. L’Arpeggiata offrirà al pubblico veronese del Teatro Ristori, un programma dal titolo “Music for a While, improvvisazioni su Henry Purcell”, in cui sono coinvolti anche musicisti jazz come il clarinettista Gianluigi Trovesi e il bassista Boris Schmidt.

 

 

 

L’ARPEGGIATA
È un ensemble strumentale e vocale a geometria variabile centrato sulla personalità della musicista (tiorbista, arpista e chitarrista barocca) e direttrice Christina Pluhar che catalizza con il suo entusiasmo e professionismo tra i migliori musicisti e cantanti d’Europa, insieme volti a un progetto artistico comune e appassionante. L’ensemble accomuna strumentisti europei, specialisti di diversi strumenti barocchi o rinascimentali o cultori di un repertorio vocale specifico e propone un incontro tra artisti che, pur di diversa provenienza non solo geografica ma anche culturale, insieme viaggiano dal classico al popolare fino dal jazz e si ritrovano armoniosamente in una sintesi sonora unica e originale, frutto di un cesellato lavoro di ricerca fatto di passerelle tra diversi mondi artistici. La qualità del lavoro artistico dell’Arpeggiata e di Christina Pluhar è oggi riconosciuta all’unanimità in tutta Europa.
L’ampia discografia dell’Arpeggiata è ricca e ha riscosso enorme successo presso il pubblico e la critica unanimi.
L’Ensemble Arpeggiata è stato invitato e ha riscosso enorme successo in vari festivals in Francia, in Europa, in Asia e Australia.
L’Arpeggiata è sostenuto dalla Fondazione Orange, il Ministero della Cultura, è membro della Fevis (Fédération des Ensembles Vocaux et Instrumentaux Spécialisés) e ha ricevuto il sostegno, per alcuni progetti, dalle istitutzioni didiffusione e dalle società civili sui diritti d’autore Spedidam, Adami.

CHRISTINA PLUHAR
Scopre, dopo gli studi all’Università di Graz, sua città natale, le sue profonde affinità per la musica barocca e del rinascimento.
Si consacra al liuto, alla tiorba, alla chitarra barocca e al loro repertorio, presso il Conservatorio Royal dell’Aia e alla Scuola Cantorum Basiliensis con Hopkinson Smith.   .
In seguito diversifica il suo approccio della pratica degli strumenti ad arco antichi studiando l’arpa barocca.
Si installa a Parigi nel 1992 e si esibisce in qualità di solista e continuista negli ensemble più prestigiosi. Nel 2000 Christina Pluhar crea il suo proprio ensemble l’Arpeggiata, con il quale esplora la musica vocale e strumentale del primo barocco con un successo fulminante.
Nel 2007 ha avuto il privilegio di dirigere l’European Baroque Orchestra in Inghilterra e in occasione di una tournée, l’Orchestra Divino Sospiro in Portogallo che la reinvita nel 2009 e l’Australian Brandebourg Orchestra a Sydney.
Parallelamente alle sue attività di direttrice e solista, Christina Pluhar è professore di arpa barocca al Conservatoire Royal dell’Aia e effettua delle masterclass all’Università di Graz in Austria.

CÉLINE SCHEEN
Grazie all’appoggio della Fondazione Nany Philipart, Céline Scheen ha completato la sua formazione alla Guildhall School of Music and Drama di Londra con Vera Rosza. Si esibisce regolarmente con Musica Antiqua Köln & Reinhard Gœbel in Germania, in Francia e in Italia. Con questa stessa formazione, ha registrato la musica del film Le Roi danse di Gérard Corbiau.
Con l’Orchestra Filarmonica di Liège, diretta da Louis Langrée, ha cantato la Messe di Mozart, Peer Gynt di Grieg e alcune arie d’opera di Mozart in duo con José van Dam al teatro Royal de La Monnaie.
Come attrice d’opera Céline Scheen ha incarnato Vespetta nel Pimpinone di Telemann, Grilletta in Lo Speziale di Haydn, e Zerlina nel Don Giovanni, messo in scena da Gérard Corbiau.
Si esibisce con i Talens Lyriques a Budapest e con Musica Antiqua Köln durante i Festivals di Halle e di Rheingau; canta l’Amour in Scylla et Glaucus di Leclair a Versailles e ancora con Les Talens lyriques e Christophe Rousset, ritrovati durante l’autunno 2006.
Céline Scheen interpreta il ruolo di Gilade nella Fornace di Vivaldi, sotto la direzione di Jordi Savall, e impersona la Musica e Euridice ne Orfeo di Monteverdi.

VINCENZO CAPEZZUTO
Nasce nel 1979 a Salerno e si diploma brillantemente presso la Scuola del Teatro di San Carlo di Napoli diretta da Anna Razzi. All’età di diciotto anni è già scritturato dal Massimo partenopeo come Solista e Primo ballerino per numerose produzioni classiche, neoclassiche e contemporanee. Dopo la stagione 1998/1999 con l’English –National Ballet di Londra e il Teatro alla Scala di Milano. Per la stagione 2002/2003 è nel Ballet Argentino diretto da Julio Bocca, danzando ancora come Primo ballerino in tutto il mondo.
Ospite di numerosi gala internazionali, è inoltre pluripremiato dalla critica (ricordiamo il Premio “Leonide Massine” Positano 2000 come danzatore emergente e il premio Roscigno Danza come miglior ballerino dell’anno 2005). Dal 2005 entra a far parte della prestigiosa compagnia Aterballetto diretta da Mauro Bigonzetti, in qualità di solista. Direttore artistico, insieme a Michele Merola, del Gala internazionale di Danza “Città di Salerno”, ormai alla VII edizione, riesce a convogliare ogni anno sul palco del Teatro Verdi danzatori e coreografi di fama mondiale.
Dal 1999 coltiva l’amore per il canto, facendo da subito bella mostra di una voce straordinariamente particolare che, accompagnata dall’indiscutibile dono di una mimica e una presenza scenica di forte impatto sul pubblico, articola i suoi acuti straordinari in virtuosismi canori caldi ed eleganti. Il suo repertorio spazia dalle canzoni di Kurt Weill, cantate in lingua inglese, tedesca, francese e spagnola, dalle più note canzoni italiane (soprattutto brani storicamente interpretati da Mina) alle canzoni napoletane classiche. Numerosi i premi e i riconoscimenti anche in ambito canoro per questo poliedrico giovane artista, che nei suoi spettacoli fonde sapientemente arti visive, musica, danza e storia.

 

 

 


nella foto Christina Pluhar © Marco Borggreve

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