Gennaio, 2019

24Gen(Gen 24)20:30LA MUSICA E LE ARTI - Gioachino Rossini e la “sua” quadreriacon Paolo Bolpagni, Ensemble del Conservatorio E. F. Dall’Abaco di Verona20:30 Genere:Educational,La musica e le arti,Per tutte le età,Stagione 2018-2019gratuito

Ora

(Giovedì) 20:30

Dettagli

 

 

LA MUSICA E LE ARTI
GIOACHINO ROSSINI E LA “SUA” QUADRERIA

 

con
Paolo Bolpagni

Ensemble del Conservatorio E. F. Dall’Abaco di Verona
Carlotta Bellotto
soprano, Mana Yamakawa mezzosoprano, Luisa Allegrini mezzosoprano, Enrico Frigo tenore, Tiziano Rosati basso, Federico Donadoni pianoforte

 

È poco noto che Gioachino Rossini fosse anche collezionista. Il nucleo principale delle opere ora conservate nella Pinacoteca Civica della sua città natale, Pesaro, per la verità non fu mai esposto nella casa del musicista, ma stava a Bologna, in Strada Maggiore, nel palazzo del principe Astorre Hercolani, carissimo amico di Rossini, che ben conosceva le opere da lui raccolte. Il nobiluomo, trovandosi a un certo punto in cattive acque, chiese un ingente prestito in denaro a Rossini, il quale, generoso come sempre, glielo accordò. Quanto nel 1868 il compositore fu in punto di morte, i suoi legali andarono a Bologna e pretesero la restituzione del prestito a Hercolani, che si vide costretto a ipotecare parte della collezione di famiglia. Fu per questo che nel 1883 il Comune di Pesaro, destinatario ultimo dell’eredità di Rossini, venne in possesso di ben trentotto dipinti, provenienti dalla collezione del principe.

 

GIOACHINO ROSSINI 

La passeggiata quartetto dai Péchés de vieillesse

I gondolieri quartetto dai Péchés de vieillesse

La regata veneziana dalle Soirées musicales: Anzoleta avanti la regata; Anzoleta co passa la regata; Anzoleta dopo la regata

La grande Coquette aria per soprano dai Péchés de vieillesse

La fioraia fiorentina aria per soprano dai Péchés de vieillesse

La pesca notturna a due voci da Les soirées musicales

Quintetto L’Adige esulti o mai da Il vero omaggio

 


Paolo Bolpagni è uno storico delle arti e docente universitario. Dopo aver diretto la Collezione Paolo VI – arte contemporanea, dal 2016 è direttore della Fondazione Ragghianti di Lucca. Come studioso, ha coltivato in particolare il tema del rapporto tra pittura e musica nel XIX e XX secolo. Oltre ad avere un’ampia produzione scientifica, si occupa di divulgazione in ambito sia artistico sia musicale, partecipando a trasmissioni televisive e ideando e conducendo conferenze-concerto e spettacoli. Nel 2011 ha creato il canale You Tube “Regola d’arte”, realizzando venticinque video in cui ha raccontato l’arte, i suoi protagonisti, i movimenti e le tendenze in “puntate” della durata di pochi minuti (a tutt’oggi il canale ha totalizzato oltre 400.000 visualizzazioni). Ha vinto nel 2013 il Premio Sulmona per la storia dell’arte. Dal 2018 è Accademico d’Onore dell’Accademia delle Arti del Disegno di Firenze, la più antica del mondo.


La musica e le arti
Un ciclo di quattro incontri a cura di Paolo Bolpagni incentrati su temi o personaggi della storia della cultura tra XIX e XX secolo, secondo una prospettiva multidisciplinare e trasversale, che unisca musica, letteratura e arti visive. I possibili accostamenti sono innumerevoli, e talvolta sorprendenti. Ben noto, infatti, è il rapporto umano e intellettuale tra Kandinskij, “inventore” dell’astrattismo, e Schönberg, padre dell’atonalità e della dodecafonia. Ma molteplici sono altri possibili spunti meno noti e risaputi, dall’Ottocento ai primi del Novecento.
Il percorso proposto vuole costituire un itinerario alla scoperta di queste “corrispondenze”: gli incontri, infatti, vedono alternarsi interpretazioni musicali e interventi parlati e di presentazione e raccordo, affidati a Paolo Bolpagni. Non si tratta, però, di “sezioni” separate e giustapposte, ma di un dialogo vero e proprio, per esempio con proiezione di immagini di opere pittoriche a commento sia delle parole, sia delle musiche. L’obiettivo, insomma, è di mostrare le mille rispondenze di forme d’espressione diverse, ma in costante, intenso reciproco rapporto.

 

 

 


nell’immagine: Vitale (detto Vito) D’Ancona, Ritratto di Rossini, 1840-1850 (particolare)

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